Genoa: Niang senza limiti: “sarò il nuovo Henry e vincerò il Pallone d’oro”

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L’attaccante francese punta al massimo dopo la negativa esperienza in rossonero

Dopo la non esaltante esperienza al Milan, Niang è rinato al Genoa, convincendo anche gli scettici con prestazione di livello. Il suo ambientamento è stato positivo: “dal primo giorno ho trovato un grande spirito di squadra. Per me era quasi un obbligo dare subito il massimo. Sto crescendo, ma c’è ancora tanta strada per arrivare dove voglio io. Punto al massimo, a giocare in un grandissima squadra e a vivere in campo le sfide più importanti”, ha così ammesso Niang intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’. “Lavoro per diventare un campione. Il mio sogno è conquistare il Pallone d’oro. Farò di tutto per riuscirci e se mi fermerò a metà strada, ci avrò comunque provato”. Sul perchè al Milan le cose non sono andate bene: “quando è arrivata la possibilità di venire al Milan l’ho colta al volo. Volevo crescere. Mi piacquero le idee dei rossoneri. E poi ho avuto fortuna, Allegri mi ha fatto giocare in mezzo a grandi campioni. Cercavo di fare goal ma in certe occasioni non avevo fortuna. Anche a Montpellier ero partito forte, poi ero calato, ma lì fu solo per colpa mia”. Al Genoa invece le cose vanno alla grande: “toccava a me dimostrare di poter giocare. Con Gasperini c’è stata sintonia immediata, sapevo che sarebbe andata così. Ti fa crescere sotto tutti i punti di vista. Lavoro tanto, non ci sono altri segreti. Mi sento un centravanti ma nel Milan giocavo a destra, qui a sinistra, a me va bene tutto. Ho segnato la mia doppietta da centravanti, imparare più ruoli non mi fa certo male”. Infine l’attaccante ricorda il clamoroso palo colpito durante un BarcellonaMilan: “la vita non si ferma a un colpo sfortunato. Magari riprovo, prendo il palo e poi la palla va in rete. A 18 anni fu un gran piacere affrontare il Barcellona. Sarebbe stato meglio segnare, ma Dio ha deciso diversamente. Succede, talvolta. Io nuovo Henry? Facciamo così, vi richiamo io a fine carriera per dirvi se avrò fatto bene come lui… “.

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