Addio alla Juve, Pirlo spiega perché: “Non mi sentivo più protagonista”

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Andrea Pirlo ieri ha svolto il primo allenamento con il New York City, ma attraverso le colonne de “La Gazzetta dello Sport”, ha spiegato i motivi del suo addio alla Juventus

La Juventus in quest’estate di cambiamenti, ha detto addio a tre grandi campioni come Tevez, Pirlo e Vidal. La partenza meno sofferta è stata forse quella del regista bresciano, ma solo per una questione anagrafica. Impossibile negare, infatti, il grande contributo che Pirlo ha dato per la rinascita della Juventus con la conquista di 4 scudetti, 2 Supercoppe italiane e una Coppa Italia oltre a raggiungere la finale di Champions League. Per l’ex centrocampista del Milan era arrivato il momento di cambiare aria.

“Ci avevo pensato già da un po’ di mesi. Certo, perdere a Berlino mi ha fatto riflettere di più. Certe partite così importanti difficilmente le avrei rigiocate e dopo aver vinto 4 campionati questo era il momento migliore per andarsene”, spiega quindi Pirlo.

Che, intervistato in esclusiva dai colleghi de “La Gazzetta dello Sport”, fa capire il reale motivo della scelta di abbandonare la Juventus: “Le mie gare le avrei fatte comunque. Ma l’idea di non essere più con certezza un protagonista assoluto un po’ ha pesato. Perché magari non mi sarei sentito più bene con me stesso. Ho preferito decidere da solo prima che fossero altri”.

LaPresse - Daniele Badolato
LaPresse – Daniele Badolato

Ora, dunque, ecco l’esperienza in America: “Non ho avuto dubbi, dopo il grande calcio volevo la Mls. La seguivo in tv e mi piaceva. Non mi sono consultato con nessuno. Né Giovinco né altri. Ho deciso e basta. E il fatto di poter giocare a New York ha fatto il resto. Non so se avrei accettato un’altra città. E poi allo stadio c’è aria di festa, mica come da noi. 

È una grande sfida e a me le sfide piacciono. Questa squadra sei mesi fa non esisteva. Un po’ come quando sono arrivato alla Juve. In un certo senso eravamo partiti da zero anche lì. Ho fatto quattro stagioni fantastiche, trovato un gruppo vincente che ha portato risultati formidabili”.

Nonostante la distanza dal calcio che conta, peraltro, Pirlo non teme di perdere la Nazionale e assicura: “Conte osserva tutti quelli che giocano all’estero. La Mls è una Lega di qualità e importante come le altre Leghe europee. Toccherà a noi meritarci la convocazione. Chi sa giocare a calcio può farlo ovunque. Lo sta dimostrando Giovinco che va alla grande. Sono abituato a fare 60 gare a stagione, tre alla settimana. Il caldo lo abbiamo pure noi e c’è per tutti. Unico piccolo problema è che vengo da un mese di vacanze e avrò bisogno di un po’ di tempo per essere al top”.

Infine, Pirlo torna per un attimo a parlare di Juventus soffermandosi sulla rivoluzione operata dai bianconeri questa estate: “Sarà una squadra nuova e diversa. La società sta operando al meglio, perché sono andati via dei calciatori anziani, incluso il sottoscritto. Ma hanno preso dei giovani, a dimostrazione che esiste un programma serio e a lungo termine. Difficile dire se il divario si è accorciato, perché il campionato è strano. Certo, le altre si sono rinforzate, ma penso che la Juve sia ancora la più forte e la favorita”. Parola di Maestro.

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