Da Vettel ad Hamilton: la Formula 1 saluta Jules Bianchi

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Il mondo della Formula 1 si stringe attorno alla famiglia di Jules Bianchi per l’ultimo saluto al pilota deceduto dopo l’incidente di Suzuka

Il mondo della Formula 1 si e’ stretto questa mattina attorno alla famiglia Bianchi per l’ultimo saluto a Jules, il 25enne pilota della Marussia morto nella notte tra venerdi’ e sabato a 9 mesi dal terribile incidente di Suzuka. Alla cattedrale di Sainte Reparate, nella sua citta’ natale di Nizza, si sono celebrati i funerali: davanti alla chiesa tante le foto di Bianchi (in una e’ accanto ad Ayrton Senna). A dire addio a Bianchi una folla imponente con tanti volti noti del circus: da Lewis Hamilton a Nico Rosberg, da Alain Prost al patron della Fia Jean Todt, da Jenson Button ad Adrian Sutil. E ancora, la Ferrari rappresentata da Sebastian Vettel ed Esteban Gutierrez, da Maurizio Arrivabene e dall’ex team principal Stefano Domenicali. E ancora, tra gli altri, Charles Pic, Eric Boullier, Pastor Maldonado, Romain Grosjean, Daniel Ricciardo. Presente anche il ministro dello Sport francese, Thierry Braillard, in rappresentanza del Governo. Sulle note di “Hotel California” degli Eagles suonata solo con una chitarra il feretro di Bianchi, tra gli applausi, ha fatto il suo ingresso in Chiesa. “La morte di Jules e’ profondamente ingiusta – ha detto padre Sylvain Brison -. Jules era felice, perche’ aveva trasformato il suo sogno in realta’. La Formula 1 era la sua vita, la sua vocazione. Era un campione dotato di raro talento, ma anche un giovane profondo e umile”. All’uscita, tra applausi e lacrime, la bara di Bianchi e’ stata portata al centro della piazza dai colleghi Massa, Maldonado, Gutierrez, Vergne e Grosjean: tutti si sono uniti in abbraccio attorno al feretro, sul quale era stato posto il casco di Bianchi.

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