Bergomi e l’incubo doping: “Quello che ho preso negli anni ’80 mi preoccupa”

CalcioWeb

L’ex capitano dell’Inter e ora commentatore “Sky”, Beppe Bergomi risollevando la questione doping nel calcio ha ammesso: “Oggi ci sono alcune sostanze che sono doping, ma quando ho iniziato io si potevano prendere”

Molto spesso il mondo del calcio si è legato alla parola doping. Soprattutto dopo le clamorosi rivelazioni fatte da Zeman un po’ di anni fa, per le quali la Procura italiana ha aperto anche dei fascicoli giudiziari per andare a fondo della questione.

bergomiA ritirare fuori la questione ci ha pensato un ex grande calciatore e capitano dell’Inter, Beppe Bergomi, che intervistato dalla RSI (La Tv Svizzera italiana) a margine di un convegno dello sport, con grande trasparenza ha dichiarato:

“I messaggi che sono usciti sono messaggi importanti, per ottenere determinati obiettivi non devi passare per determinati sotterfugi. Questa è una cosa che ho sempre cercato di inculcare nei giovani. A livello professionistico, facendo anche tanti passi indietro, io non è che sia esente… Dico che magari alcune sostanze che adesso sono doping, nel 1979-80 quando ho iniziato io, si potevano prendere. A volte sono anche preoccupato per quello che ho preso o mi hanno dato”, ammette l’attuale commentatore ‘Sky’.

Per fortuna, però, oggi, secondo l’ex nerazzurro le cose sono cambiate: “Le società adesso sono cresciute e danno un livello di informazione elevato. Poi penso che un giocatore debba sempre chiedere al suo medico. Qui sta anche nell’intelligenza dell’allenatore e di chi ti guida nel distribuire i carichi di allenamento. Se hai caricato oggi, domani non puoi proporre determinati allenamenti. Questo anche se penso che nel calcio ci si possa allenare molto di più, i tennisti per esempio si allenano di più, lo vedo da mio figlio che è tennista. Bisogna lavorare sulle carenze per migliorare nelle prestazioni ma sempre nel rispetto delle regole”.

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