In Brasile scoppia il “caso” dei giocatori evangelici. Dunga: “Non dovrà succedere più”

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Il fatto è accaduto dopo un’amichevole disputata a Boston ad inizio settembre, quando nell’albergo che ospitata il Brasile arrivò un pastore evangelico, Guilherme Batista, invitato da alcuni giocatori a presiedere una seduta evangelica.

E’ scoppiato un vero e proprio “caso” in Brasile, a seguito delle parole del ct della Nazionale, Carlos Dunga, in merito alla convocazione di calciatori evangelici nella Selecao. A riportare oggi l’accaduto è “La Gazzetta dello Sport”: dopo un’amichevole disputata a Boston ad inizio settembre, infatti, nell’albergo che ospitata i verdeoro arrivò un pastore evangelico, Guilherme Batista, invitato da alcuni giocatori a presiedere una seduta evangelica. In dieci parteciparono: Kakà, David Luiz, Alisson, Douglas Santos, Douglas Costa, Fabinho, Jefferson, Lucas, Marcelo Grohe e Lucas Lima. L’accaduto, però, è stato fortemente criticato da Dunga, il quale ha affermato: “Io e la federazione rispettiamo ogni religione, ma decisamente la nazionale non è il luogo adatto per esporre le proprie idee politiche o religiose. Io non l’ho autorizzato, è successo ai margini del ritiro, ma non dovrà succedere più. Ci sono pastori che vogliono farsi pubblicità, e noi rappresentiamo una nazione”.

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