Romagnoli espulso in Genoa-Milan, i giornali contro il difensore rossonero ma l’espulsione non c’è: giocatore ‘massacrato’ ingiustamente
Il Milan ha perso sul campo del Genoa nella sesta giornata di Serie A. I rossoneri si sono fermati dopo due vittorie consecutive, a causa anche dell’espulsione di Romagnoli dopo il gol del vantaggio dei rossoblù. Il difensore ha rimediato due cartellini gialli e ha lasciato la propria squadra in inferiorità numerica. L’ex Roma è stato uno dei nomi più caldi del mercato estivo dopo la stagione super con la Sampdoria e ha scelto di trasferirsi a Milano dopo settimane di tira e molla. Romagnoli è passato dalla Roma al Milan per una a cifra vicina ai 25 milioni di euro, una somma ritenuta dagli addetti ai lavori molto alta per il giocatore. Inoltre, dopo l’espulsione al Marassi, il giovane difensore è stato apertamente criticato dai tifosi milanisti e dai giornali sportivi, che hanno ‘massacrato’ l’ex Samp.
Le critiche verso Romagnoli, però, sembrano essere molto eccessive. Intanto, l’espulsione è esagerata: il primo fallo non è da punire con il cartellino giallo, la seconda ammonizione arriva per un fallo ingenuo, ma non cattivo, su un calciatore del Genoa. La decisione dall’arbitro non è giustissima e Romagnoli viene espulso ingiustamente. Il difensore del Milan, poi, è molto giovane e deve ancora avere tempo per abituarsi a giocare in una piazza importante come quella milanese. Il ragazzo ha solo vent’anni e dovrebbe guidare una delle difese più importanti d’Italia. Il ruolo non è semplice, il peso delle aspettative è altissimo. Inoltre, Romagnoli deve ‘spiegare’ i soldi spesi dai rossoneri per averlo a Milano ma l’investimento del Milan è per il futuro. Il valore del giovane difensore deve essere spalmato nel tempo e il giocatore dell’Italia Under 21 potrebbe garantire, in caso di esplosione, 10 anni di difesa al top. Il Milan ha scommesso su Romagnoli e il difensore sta momentaneamente deludendo ma bisogna dare tempo e avere pazienza. Il club rossonero non deve avere fretta e rischiare di bruciare un talento.
