Raiola replica a Ferguson: “Non ha capito chi è Pogba. Contento di non piacergli”

CalcioWeb

Non accenna a placarsi la diatriba tra Ferguson e Raiola per l’affare Pogba. Il noto procuratore ha voluto subito replicare a quanto scritto da Sir Alex nella sua biografia

Nonostante siano passati ben quattro anni, continua il contenzioso tra Ferguson e Raiola per l’affare Pogba, passato dal Manchester United alla Juventus a parametro zero. A riaccendere la miccia ci ha pensato l’ex tecnico dei Red Devils nella sua biografia con un duro attacco al noto procuratore.

“Mino Raiola si ingraziò il giocatore e la sua famiglia e li convinse a firmare per la Juventus. Paul aveva tutta l’intenzione di firmare il rinnovo. Ci sono un paio di agenti che non mi piacciono e uno di questi è proprio Raiola. Lui ed io siamo come l’acqua e l’olio”, ha scritto infatti Ferguson nel suo libro.

Sir-Alex-Ferguson-007_1200x720Pronta la replica di Raiola che, intervistato da “Tuttosport”, non sembra essere particolarmente colpito dalle dichiarazioni di Sir Alex: “Io, in queste frasi, non vedo nulla di male contro di me. Anzi, dette da lui sono un complimento perché significa che svolgo bene il mio lavoro”.

Quindi Raiola spiega: “Io devo fare il massimo per i miei assistiti, non per allenatori e dirigenti. Se avessi badato ai mie interessi avrei provato a convincere Paul a restare a Manchester per salvaguardare i mie rapporti con lo United in vista di affari futuri. Ma a me interessa solo il bene di Paul. Forse a Ferguson sono graditi solo quelli che fanno ciò che chiede lui”.

Infine il procuratore lancia il contrattacco:  “Visto quanto è riportato nel libro Ferguson dimostra di non avere ancora capito chi sia Pogba. E comunque, dai tanti discorsi del passato, non mi sembra che lui volesse il bene di Pogba. Io non ho un brutto ricordo di Ferguson, è stato un grandissimo allenatore. Ma anche i grandi tecnici possono sbagliare.

La verità dei fatti me la tengo per me: un giorno, se vorrà, la svelerà Paul. E’ un dato di fatto, però, che Ferguson non ha creduto nel giocatore, mentre altri sì, a partire dalla Juventus”.

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