Il 2015 della Juventus: tra vittorie, frenate e recuperi

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Il double, la finale di Champions, l’inizio di campionato sottotono: il 2015 variopinto della Juventus di Massimiliano Allegri

E’ stato un 2015 straordinario perla Juventus di Massimiliano Allegri: il double (Campionato e Coppa Italia) e la finale di Champions League contro il Barcellona, più un in inizio altrettanto importante con la vittoria della Supercoppa italiana. Dopo un inizio di stagione non troppo brillante – parliamo di quella 2015/2016 – i bianconeri sono tornati fedeli al loro DNA vincente, inanellando sette vittorie consecutive in Serie A e arrivando a tre punti da una vetta che a ottobre era già lontana 9 punti.

Nota di merito per il tecnico livornese che, dopo improbabili esperimenti ha deciso di tornare ad utilizzare il 3-5-2, il modulo delle ’emergenze’. Dopo un calciomercato per nulla concorde alle aspettative, Allegri si è trovato ad applicare il suo modulo prediletto, quello con il trequartista, senza risultati, generando confusione e rallentando la coesione di tanti nuovi innesti. Complici molti rientri da vari infortuni e una più oculata applicazione del turnover, la Juventus è riuscita a ‘rinascere’ in poco tempo.

LaPresse - Daniele Badolato
LaPresse – Daniele Badolato

D’altronde il tecnico bianconero ha sempre ‘faticato’ all’avvio: nel 2008 a Cagliari perse le prime cinque partite prima di risollevare la squadra e farla attestare ad una dignitosa posizione di metà classifica, idem al Milan dove, vantando giocatori del calibro di Andrea Pirlo, Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva, ha conquistato solo tre punti nelle prime quattro giornate di campionato. Anche nella stagione 2012/13 il suo Milan aveva raccolto solo otto punti nelle prime sette partite ma arrivando comunque a qualificarsi per la Champions League, finendo al terzo posto con una squadra molto meno competitiva di questa Juventus.

Non è stato facile affrontare le partenze di Tevez, Vidal e Pirlo, lo abbiamo detto e sentito almeno un migliaio di volte, eppure così è. La rinascita di questa Juve, fino a questo momento, passa da un mix tra ‘Vecchia Guardia’ e nuovi talenti: Buffon, Marchisio, Chiellini, Bonucci e Dybala, Mandzukic, Alex Sandro. Ed è proprio la coppia titolare formata da Paulo Dybala e Mario Mandzukic, diventata tra le più temute d’Europa, ad aver permesso a questa squadra di fare un piccolo, intermedio salto di qualità, con le doti fenomenali del primo e lo schiacciante carisma del secondo. Non è stato facile per l’ormai rinominato dai tifosi ‘SuperMario’ ambientarsi a Torino e, dopo un inizio sterile, l’affiatamento coi compagni è arrivato prepotentemente ed è destinato a non svanire troppo in fretta. L’Inter dovrà guardarsi alle spalle e, forte del primo posto, dovrà trovare sempre nuovi stimoli per arginare una straripante concorrenza al titolo.

 

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