Roma, Garcia ridimensiona gli obiettivi: “Dobbiamo andare in Champions”

CalcioWeb

Il tecnico giallorosso, in piena contestazione e sempre più a rischio esonero, guarda avanti pensando alla gara col Genoa: “Dobbiamo ritrovare l’entusiasmo, non penso all’esonero”

La situazione in casa Roma è ormai ai limiti, tanto che la gara col Genoa viene vissuta in un clima ai limiti della guerriglia, con lanci di uova e contestazioni pesantissime che hanno accompagnato l’avvicinamento della squadra a questa gara.
Sulla graticola, più di tutti, c’è Rudi Garcia, considerato ormai a fine corso ma sempre e comunque battagliero in conferenza stampa:  “Dobbiamo fare in modo di dimostrare la nostra voglia. L’obiettivo è vincere questa partita e sappiamo che non ci sono partite facili in serie A. Sono in difficoltà come noi, ma non abbiamo altro obiettivo che prendere i tre punti. Vincere è l’unica soluzione che abbiamo.
Esonero? Non ci penso. Ho altre battaglie da portare avanti. Conosco le regole del gioco e resto motivato e combattivo. Abbiamo fallito in Coppa Italia e questo è il punto nero della stagione. Faccio in modo di trovare soluzioni e poi vedremo se cambiare e trovare soluzioni intelligenti. Per il momento diamo tutto quello che ci rimane domani. Ci serve carattere. L’unica cosa che possiamo fare è tornare in alto in campionato e come i due anni precedenti qualificarci per la Champions. Gervinho e Iturbe? Saranno convocati”.

La ricetta per uscire da questo periodo nerissimo è servita, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, come prova a spiegare il tecnico:  Bisogna dare tutto, servirà ritrovare entusiasmo e verve, poi la freschezza fisica ma su questo confido nella seconda metà del campionato. Sono 22 partite in 18-19 settimane, non giocheremo ogni 3 giorni… Da mercoledì siamo insieme ai giocatori a Trigoria, per dimostrare che dobbiamo ascoltare tutti per capire quali soluzioni prendere con cui migliorare. Non è un ritiro solo punitivo, se vogliono stare a casa devono vincere ma è un ritiro dove ci confrontiamo e viviamo insieme. Ci fa capire dove siamo e dove vogliamo andare, pensiamo all’exploit col Real e vogliamo restare in alto in campionatoNon sono uno stupido, una soluzione la troveremo, dai ritmi degli allenamenti o sullo spingere su alcune cose. Siamo una squadra giovane, soprattutto in difesa, alcuni giocatori devono ancora crescere e fare esperienza. C’è un giusto mix, ma ovviamente spero che la squadra qualcosa fino ad oggi l’abbia imparata”.

Sul rapporto, ormai rovinato con società e tifosi: “Parlo ogni volta con Baldissoni e Sabatini, soluzioni da prendere ne abbiamo. Nel calcio bisogna soltanto vincere, nient’altro. Io sono il capobranco, quando non va bene mi assumo le responsabilità. Abbiamo difficoltà a giocare all’Olimpico, se facciamo meglio fuori non è un caso… Ci manca il cuore della tifoseria, non è un alibi ma giocare senza pubblico ti fa mancare la spinta e so che devo spingere ancora di più la squadra. Io non mollo, sono sempre motivato, cambieremo se serve a gennaio. Domani dobbiamo mettere tutto, non c’è altro da dire”.

Arriva poi una puntualizzazione sugli obiettivi centrati dalla squadra, a dimostrazione che Rudi Garcia non vuole far passare i suoi tre anni romani come un disastro completo: Siamo agli ottavi di Champions dopo anni... Sono contento della rosa che ho, sapevamo che in Europa quest’anno c’era una pressione importante perchè dovevamo superare il girone rispetto a quando sfidavamo Bayern e City. Questo ci ha tolto energie fisiche e mentali, abbiamo perso giocatori importanti come Totti che non gioca da un po’. Da qualche partita non segnamo più ma siamo più solidi dietro… Tenevo molto alla Coppa Italia, era la via più facile arrivare a un trofeo. Comunque siamo quinti, ma a 3 punti dal secondo posto. E domenica voglio una vittoria. Il problema di questa squadra è che con le piccole non abbiamo lo stesso spirito visto contro Torino, Napoli o BATE. Dobbiamo capire come migliorare questo aspetto, i giocatori devono prendere responsabilità e il sottoscritto sapere come evitare questi cali. Di energie ne ho tante, ma una parte di esse mi serve per spingere la Roma. In alcune partite non abbiamo fatto grandi cose come possiamo, il ko con lo Spezia arriva in un periodo dove abbiamo perso punti e non potevamo permetterci l’eliminazione”.

Chiusura sul mercato di Gennaio: Ho grande fiducia su Sabatini, mi ci confronto ogni giorno e vedo più lui a volte che alcuni familiari. Lo spogliatoio è un luogo sacro, devo prendere decisioni perchè è il mio mestiere, devo confrontarmi col mio staff perchè più cervelli aiutano di più. I giocatori possono dire la loro, ci sono leader come De Sanctis o De Rossi, siamo uniti e vogliamo migliorarci. Il punto di partenza è domenica alle 15″.

Condividi