Cassano show: “Io, il sesso, i miei chili di troppo e Beckham”

CalcioWeb

Antonio Cassano a ruota libera parla della sua esperienza al Real Madrid, terminata forse in modo troppo prematuro a causa dei suoi comportamenti sopra le righe

Antonio Cassano, ha raccontato ai colleghi di As, il flop della sua esperienza al Real Madrid. Arrivato in pompa magna, il barese non è riuscito a gestire la grandezza di ciò che gli stava accadendo. Cassano parte nel suo racconto dall’inzio, una telefonata che poteva cambiargli la vita: “Mi chiamò Bronzetti e mi disse: ‘Antonio, vuoi andare nella squadra più grande della storia?’. Io risposi: ‘E qual è?!’. Lui: ‘Il Real’. Io quasi mi sono incazzato: ‘Ernesto, vai a…’. Ma non scherzava. Venne da me e mi passò Florentino Perez al telefono. Non potevo dire di no. Molti avrebbero pagato per giocare lì. E poi quello era il Madrid dei Galácticos!”.

Ma qualcosa andò storto nella sua esperienza spagnola: “Solo uno scemo può essersi comportato come ho fatto io. Quando uno è giovane, 20 anni, e con la passione per le ragazze… hai una forza che potresti far sesso ogni giorno. E le opportunità io le ho sempre avute. Ero Cassano, il giocatore del Real! Se avessi fatto qualsiasi altro mestiere non mi avrebbe filato nessuna, nemmeno mia madre! Sono un tipo ok, non bello. Tutt’ora sono malato di cibo! Ma al Real sono arrivato a pesare 93 chili. E per me il peso ideale sarebbe 83 perché sono alto 1,75″.

zidaneInfine una carrellata sui compagni di quel Real, partendo da Guti: “Fantastico, te lo dico davvero, fantastico! Di un altro mondo. Però una volta si allenava bene, un’altra no, un’altra ancora se ne andava prima. Nessuno sapeva che andasse a fare…. ZidaneChapeau, come giocatore e come persona. E come si allenava! Non parlava mai, in un anno e mezzo avrà parlato tre volte e quando parlava tutto il mondo stava lì ad ascoltarlo. Raul un altro grande leader”.

Il finale è dedicato a David Beckham: “Era perfetto! E pure una brava persona. Il 100% delle ragazze volevano conoscer lui, ma non era fattibile perché era sposato e con un figlio. Anche io avevo una fidanzata quando sono arrivato a Madrid, però dopo un mese…”. 

Condividi