Curva Lazio, Lotito aggira il blocco ed aggiunge: “non è razzismo!”

CalcioWeb

Dopo la chiusura della curva della Lazio, il presidente Lotito non ci sta e tenta di difendere la società dagli ‘attacchi’ delle frange estreme della tifoseria

I cori razzisti dedicati da alcuni tifosi della Lazio a Kalidou Koulibaly hanno fatto indignare tutti, come sempre quando accade un episodio di questa rilevanza mediatica, a maggior ragione se connesso col mondo del calcio: partita sospesa con grande coraggio dall’arbitro Irrati e grande prova di carattere del difensore, che a fine gara regala la sua maglia a dei bambini, tifosi biancocelesti. Il giudice sportivo ha infine deciso di punire la Lazio con la chiusura della Curva nord ed i Distinti.

Ma il presidente Lotito non ci sta, e tenta di aggirare il blocco aprendo la Curva sud dell’Olimpico. “Si dovrebbe tenere conto di cosa ha fatto la società in questi anni. Quello di mercoledì non è razzismo, anche nella Lazio giocano ragazzi di colore”, ha dichiarato Lotito a Repubblica. Forse una parte di ragione il presidente della Lazio la ha.

In questa stagione le curve di Roma e Lazio hanno spesso disertato lo Stadio, anche nel giorno del derby e cosa ancor più importante, quella biancoceleste ha un conto aperto, ormai da tempo, con Claudio Lotito: il presidente biancoceleste, nonostante abbia salvato la società dal fallimento e abbia raggiunto ottimi traguardi sportivi, è sempre stato visto come un problema dal suo pubblico, che lo ha contestato tantissime volte. Creare un danno d’immagine simile alla società, ottenendo una squalifica della curva che è già stata vuota molte altre volte, potrebbe essere un modo facile per mettere i bastoni tra le ruote al patron della Lazio.

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