Juventus, le pagelle della stagione: Buffon super!

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Ecco le pagelle della Juventus, i bianconeri hanno vinto lo scudetto con giornate di anticipo grazie ad una cavalcata incredibile: i voti dei giocatori della Vecchia Signora

La Juventus ha conquistato il quinto scudetto consecutivo. I bianconeri di Allegri, grazie al successo della Roma con il Napoli, hanno vinto matematicamente il titolo di campioni d’Italia con tre giornate d’anticipo, con una cavalcata incredibile. La Vecchia Signora, infatti, ha  rimediato risultati deludenti nelle prime giornate della Serie 2015-16 ma, dopo la vittoria nel derby all’andata con il Torino, ha iniziato a vincere e non si è più fermata. Ecco le pagelle dei giocatori della Juventus per questo straordinario campionato.

SCUDETTO JUVE: LE PAGELLE DEI BIANCONERI

PORTIERI

LaPresse - Marco Alpozzi
LaPresse – Marco Alpozzi

BUFFON 10: E’ come il vino, piu’ invecchia, piu’ diventa buono. A 38 anni suonati sa ancora essere decisivo e il nuovo record di imbattibilita’ in serie A fissato a 973 minuti e’ la ciliegina sulla torta di un’altra grandissima stagione. Altrettanto decisivo anche fuori dal campo: la sua strigliata post-Sassuolo e’ stata la chiave per la svolta. Leader vero.

NETO 6: In campionato appena una presenza nello sfortunato pari col Frosinone, Allegri gli ha concesso la Coppa Italia dove ha fatto il suo. Quasi certamente saltera’ la finale causa infortunio.

RUBINHO SV

DIFENSORI

CHIELLINI 7: Non la sua miglior stagione, complici gli infortuni che lo hanno a lungo tenuto ai box. Gli anni cominciano a farsi sentire dal punto di vista degli acciacchi ma non del rendimento. Titolare che si difenda a tre o a quattro, ogni volta che e’ andato in campo si e’ dimostrato il centrale affidabile di sempre. A differenza delle scorse stagioni, pero’, lo zero alla voce gol segnati. CACERES 6: A fine stagione quasi certamente salutera’ la compagnia e con lui la Juventus perdera’ di sicuro un ottimo rincalzo in difesa. Dall’altro lato, pero’, i problemi fisici sono stati una grossa limitazione in questa stagione, chiusa anzitempo a febbraio con la rottura del tendine d’Achille.

ALEX SANDRO 8: Da incognita a certezza. Arrivato dal Porto con l’etichetta di mister 26 milioni di euro (il secondo difensore piu’ caro nella storia bianconera dietro il solo Thuram), l’esterno brasiliano e’ cresciuto in maniera esponenziale, non solo in fase di spinta ma anche di copertura. Il futuro sulla fascia sinistra e’ assicurato.

BARZAGLI 8.5: Per lui vale un po’ lo stesso discorso di Buffon. La carta d’identita’ dira’ pure che va ormai per i 35 anni ma guardando le sue prestazioni non sembra: solido, affidabile, sempre sul pezzo. In altre parole una garanzia.

LaPresse/Daniele Bottallo
LaPresse/Daniele Bottallo

BONUCCI 8.5: Se pure un certo Guardiola confessa tutta la sua ammirazione nei suoi confronti, un motivo ci sara’. Allegri non fa quasi mai a meno di lui tanto che e’ il giocatore che ha collezionato il maggior numero di presenze in stagione. Personalita’ e tecnica ne fanno uno dei migliori difensori al mondo e Conte farebbe carte false per portarselo al Chelsea.

RUGANI 7,5: Per mesi e’ stato un oggetto misterioso, Allegri lo ha preservato fino a quando il giovane difensore non si e’ perfettamente integrato nei meccanismi difensivi bianconeri. E piano piano Rugani ha avuto il suo spazio, confermando di essere una buona soluzione per il presente ma soprattutto per il futuro.

LICHTSTEINER 7.5: Meno straripante rispetto alle scorse stagioni ma la sua continuita’ e’ sotto gli occhi di tutti. Superata la paura per l’intervento al cuore, il pendolino svizzero e’ tornato al suo posto dando una mano come sempre, anche se ogni tanto avra’ avuto nostalgia dei lanci di Pirlo che premiavano i suoi inserimenti.

EVRA 7,5: Al suo secondo anno in bianconero, e’ pero’ uno dei leader dello spogliatoio e le sue parole dopo Sassuolo hanno avuto un peso non da poco nel cambiare il trend della stagione. Valida alternativa ad Alex Sandro, ha pero’ sulla coscienza quel pallone sanguinoso perso col Bayern che e’ costata l’eliminazione in Champions.

CENTROCAMPISTI

KHEDIRA 8: Avra’ pure i muscoli di cristallo ma sono bastate poche partire per capire come il tedesco sia diventato imprescindibile per la Juventus. Grande intelligenza tattica e una sorprendente propensione al gol (e’ gia’ a quota 5, solo nella stagione 2008-09 con lo Stoccarda ha fatto meglio arrivando a 8), l’ex Real e’ una delle note piu’ positive della stagione.

Marchisio Foto LaPresse - Fabio Ferrari
Marchisio Foto LaPresse – Fabio Ferrari

MARCHISIO 8.5: Andare a sostituire Pirlo era un’impresa titanica ma il Principino, seppur con le sue qualita’ e le sue caratteristiche, e’ riuscito a colmare il vuoto. Non avra’ i lanci illuminanti del suo predecessore ma non e’ un caso se la Juventus, a inizio stagione, ha sofferto tantissimo la sua assenza. Sfortunato nel finale, per la rottura del crociato che lo terra’ lontano dal campo per almeno sei mesi.

Foto LaPresse - Marco Alpozzi
Foto LaPresse – Marco Alpozzi

POGBA 9: Si e’ preso la maglia numero 10 e nei primi mesi ha forse patito troppo le pressioni. Ma col passare dei mesi e’ salito decisamente di livello e con gol e assist e’ diventato un trascinatore. Allegri gli rimprovera ogni tanto quel volersi specchiare troppo nelle sue giocate ma ha gia’ detto che rinuncerebbe a 100 milioni di euro pur di tenerselo stretto. Marotta e’ avvisato.

HERNANES 6: Allegri aveva chiesto un trequartista, a lungo si e’ parlato di Draxler e all’ultimo Marotta ha ripiegato sul Profeta. Male nella prima parte di stagione (disastrose le prove all’andata col Napoli e in Germania col Moenchengladbach), il brasiliano piano piano ha preso confidenza col ruolo di vice-Marchisio, dimostrandosi una valida alternativa.

LEMINA 6.5: A lungo infortunato, il franco-gabonese arrivato dal Marsiglia ha dimostrato di avere delle qualita’ importanti quando e’ andato in campo. Regista davanti alla difesa e all’occorrenza mezzala, puo’ essere una soluzione importante per il futuro e lo ha dimostrato nella gara giocata a Firenze.

PADOIN 7: I cori dello Stadium in occasione della gara col Palermo sono la dimostrazione di quanto sia benvoluto. Duttile e umile (Allegri l’ha pure utilizzato da regista anche se con scarsi risultati), quando viene chiamato in causa risponde sempre presente.

ASAMOAH 6: I problemi al ginocchio lo hanno condizionato ma del giocatore ammirato con Conte pochissime tracce. Da recuperare.
STURARO 6.5: Combattivo, con un buon senso della posizione, deve ancora crescere, soprattutto a livello di continuita’. Ma l’eta’ e’ dalla sua parte e come rincalzo ha dimostrato di essere utilissimo.

PEREYRA 5: Altra nota stonata. Doveva essere la sua stagione visto quanto di buono mostrato in quella passata ma e’ stato piu’ in infermeria che in campo e quando ha giocato non ha lasciato il segno.

CUADRADO 8: Al Chelsea si era intristito, alla Juventus si e’ ritrovato e Conte vuole riportarlo a Stamford Bridge. Spesso utilizzato a gara in corso da Allegri per spaccare le partite, il colombiano si e’ mostrato un elemento importante, capace di giocare come attaccante esterno nel 4-3-3 o sulla destra nel 3-5-2. E dal suo gol al 93′ col Torino e’ partita la rinascita.

ATTACCANTI

ZAZA 7: non ha trovato molto spazio ma non per colpa sua. In campo da’ tutto, a volte e’ un po’ troppo irruento ma i numeri ci sono e se andiamo a vedere il rapporto fra minuti giocati e gol segnati non gli si puo’ rimproverare nulla. E la rete al Napoli nella gara dello Stadium e’ valsa una fetta di scudetto.

MORATA 7.5: Indolente nella prima parte di stagione, cresce nella seconda trovando con maggior frequenza la via del gol. Le sue accelerazioni sono devastanti ma deve migliorare sotto l’aspetto caratteriale. I margini per diventare un fuoriclasse ci sono tutti e al Real, infatti, stanno pensando di esercitare la clausola di recompra.

MANDZUKIC 8: Non e’ un bomber ma questo lo si sapeva. In campo, pero’, lotta come un leone e anche se non ha segnato moltissimo (10 reti), quasi tutti i suoi gol sono stati decisivi. Faccia da duro, grande generosita’, Allegri alla lunga lo ha preferito a Morata e il croato non ha mai deluso.

LaPresse - Marco Alpozzi
LaPresse – Marco Alpozzi

DYBALA 9: Piccoli fuoriclasse crescono. Allegri ci ha messo un po’ prima di lanciarlo ma la Joya ha fatto vedere di avere le stimmate del campione. Una stagione straordinaria la sua, fatta di gol e personalita’. Le vedove di Tevez ci hanno messo poco a consolarsi, il giovane argentino ha raccolto come meglio non poteva l’eredita’ dell’Apache. I 40 milioni pagati al Palermo sono stati un ottimo investimento. (ITALPRESS)

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