Con la vittoria del Carpi contro l’Empoli, il Verona è matematicamente retrocesso. Gli scaligeri però progettano di tornare subito in Serie A
Non è bastato al Verona vincere contro il Milan per evitare la retrocessione matematica. O meglio sarebbe bastato se il Carpi non avesse ottenuto i tre punti con l’Empoli. Gli scaligeri abbandonano la Serie A con onore e comunque a testa alta.
La squadra di Del Neri è stata capace di regalare ai suoi tifosi ancora una soddisfazione enorme battendo i rossoneri al ‘Bentegodi’, a dimostrazione che la retrocessione è figlia di un’annata storta e non della qualità della squadra che aveva tutte le carte in regola per salvarsi.
L’arrivo di Pazzini in estate aveva fatto sognare i tifosi che si pregustavano una coppia da sogno con Toni, ma la realtà racconta di un Verona che al giro di boia era ancora senza vittorie. Il presidente Setti, nonostante non avesse voluto, ha esonerato Mandorlini all’inizio di dicembre e ha chiamato Del Neri. Il primo successo però è arrivato solo il 3 febbraio contro l’Atalanta.
Tra Toni e Pazzini il feeling non è mai nato e così il Verona stenta rimane al fondo della classifica per tutto il campionato. Ora gli scaligeri progettano la risalita immediata, per i tifosi, per la piazza e per la gloria di un club come quello gialloblù.
