Il Calcioscommesse è lo specchio dell’Italia: pene ridicole e calciatori colpevoli ancora in campo

CalcioWeb

Il Calcioscommesse è diventato l’ennesimo cancro del nostro paese, il problema della certezza della pena affligge l’Italia in tutti i campi

Ancora una bufera, ancora il Calcioscommesse ed ancora legami con la malavita. L’Italia ormai ci ha fatto l’abitudine a questi scandali, ma i processi che hanno fatto seguito alle inchieste degli scorsi anni sono stati davvero sterili. Anche il mondo del calcio si è infatti adeguato alla pessima abitudine italiana, non c’è la tanto chiacchierata “certezza della pena” e quando dopo anni ed anni di processi ci troviamo a leggere le condanne definitive, viene solo da farsi una grande risata.

LaPresse
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I due recenti scandali del 2011 e del 2015 si sarebbero dovuti concludere con una ‘carneficina’ di condanne, ed invece è passato tutto quasi in cavalleria, come se nulla fosse. Eppure, anche un bambino ai primi passi nel mondo dello sport, sa bene che per alterare il risultato di una gara ci vuole la complicità di diverse parti. Gare combinate da un solo elemento, presidenti che si accordano per pareggi ma la squadra non ne sa nulla, vittorie da 0-2 a 3-2 con la complicità di 2 dei 22 in campo… mah! E’ stato Pulvirenti a far tutto da solo nel 2015? O forse Guberti è riuscito a creare uno scandalo enorme (sempre da solo) nel 2011? Ancora una volta, appare davvero impossibile tutto ciò. Inoltre coloro i quali sono stati definiti colpevoli dai tribunali, dopo qualche annetto fuori dal mondo del calcio, sono tornati a calcare campi di Serie A e Serie B, guadagnando lauti stipendi: davvero incredibile! Alcuni dei famosi “treni del goal” ad esempio sono ancora militanti in club di Serie B, per non parlare di altri casi ben noti di calciatori di Serie A. Questa gente andrebbe radiata a vita, invece la ritroviamo la domenica in tv magari con un sorriso beffardo stampato in faccia: dopo aver rubato alle spalle di un sistema malato, non pagano per ciò che hanno fatto anzi, continuano a guadagnare milioni.

Dunque, tirando un po’ di somme possiamo notare come il fenomeno Calcioscommesse sia perfettamente in linea con le pessime abitudini italiane. Non essendoci certezza della pena (e quando c’è è irrisoria), i calciatori continuano a scavare nel marcio di questo mondo, consapevoli che tanto nulla succederà. Il sistema scommesse è inattaccabile, lo Stato ha troppi interessi per mettere dei paletti di alcun genere al mondo delle puntate sportive. Rassegnamoci quindi ad avere ancora partite combinate, vincite e riciclaggio di denaro sporco, ed i calciatori protagonisti di questo schifo ancora in campo con quel sorriso beffardo.

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