Italia, dopo la “cura Conte” adesso il futuro ti sorride: obiettivi Russia 2018 ed Euro 2020

CalcioWeb

Un’Italia fantastica. Ad Euro 2016 abbiamo potuto apprezzare il più grande orgoglio Azzurro, nonostante una squadra operaia, priva di stelle ma con tanto cuore e con una grande voglia di fare bene. E’ finita ai Quarti di Finale, ma è stato un cammino straordinario, ben al di sopra le migliori aspettative della vigilia. L’Italia di Antonio Conte ha vinto il girone schiantando il super favorito Belgio all’esordio 2-0, poi ha eliminato la Spagna campione in carica agli Ottavi di Finale, anche qui 2-0 con una partita straordinaria. Infine ha messo in seria difficoltà la Germania campione del mondo ai Quarti, costringendola ai calci di rigore. Ed è stucchevole oggi assistere ai tanti italioti che fanno i leoni sui social network prendendo in giro Zaza e Pellè per gli errori dal dischetto: in modo altrettanto clamoroso per i tedeschi hanno sbagliato campionissimi stellari del calibro di Muller, OzilSchweinsteiger.

ZazaSui grandi tecnici che commentano la rincorsa di Zaza (il tiro ha sfiorato la traversa, e Conte l’ha fatto entrare apposta per tirare il rigore preferendolo a De Rossi) è meglio stendere un velo pietoso. Il giovane attaccante della Juventus, appena 25 anni alla prima competizione internazionale con l’Italia, avrà tanto tempo per rifarsi.

LaPresse/ Fabio Ferrari
LaPresse/ Fabio Ferrari

Doveroso, invece, soffermarsi sulle critiche che piovono a Pellè: è un calciatore straordinario che tanti italiani hanno scoperto soltanto grazie a quest’Europeo perchè per fare bene è dovuto andare all’estero, a causa dell’esterofilia delle squadre italiane che danno sempre meno spazio ai talenti di casa nostra. Salentino doc, è esploso in Olanda al Feyenoord dove ha realizzato in due anni 55 reti in 66 partite. Ad accorgersi della sua bravura sono stati gli inglesi del  Southampton e da due anni gioca in Premier League con risultati analoghi: 30 reti in 80 partite. E leggiamo addirittura che “adesso abbiamo capito perchè non ha trovato mai spazio in serie A“.

LaPresse/EFE
LaPresse/EFE

E’ uno dei pochi calciatori di livello internazionale di quest’Italia, e ha fatto un Europeo stellare: senza di lui – tra i migliori in campo nella partita contro la Germania – probabilmente a quei rigori non ci saremmo neanche arrivati. Ha combattuto come un leone, e le ha prese praticamente tutte: sui lanci lunghi, nel secondo tempo supplementare, i tedeschi non saltavano più neanche per contrastarlo perchè tanto l’avrebbe presa sempre e comunque lui. Ha fatto salire la squadra, l’ha aiutata a respirare, ha alzato il baricentro. Un calciatore fondamentale per l’Italia di oggi e certamente anche per quella di domani. E ha giocato così bene anche nelle altre precedenti partite: altro che rigore sbagliato, senza di lui probabilmente neanche agli Ottavi contro la Germania saremmo arrivati. E ci rimane questo: un calciatore fantastico che farà ancora bene in Azzurro.

Foto LaPresse - Fabio Ferrari
Foto LaPresse – Fabio Ferrari

Bisogna essere molto sinceri e obiettivi: per l’Italia la “cura Conte” è stata una manna dal cielo. Gli Azzurri si sono rigenerati, si sono scoperti squadra, gruppo, tutti uniti dopo il disastro di Brasile 2014 e l’eliminazione nel gruppo con le sconfitte – clamorose – subite per mano di Costa Rica e Uruguay, e il seguito di polemiche interne tra i calciatori più esperti e quelli più giovani.

Conte ha unito tutti, e l’ha fatto tra mille difficoltà: l’Italia ha giocato la partita decisiva senza centrocampo a causa di infortuni e squalifiche. I due giocatori migliori in assoluto della nazionale, Verratti e Marchisio, si sono infortunati prima dell’Europeo e sono rimasti a casa. I due top player, entrambi k.o. nello stesso reparto: il centrocampo. Conte ha dovuto fare i salti mortali, poi il terzo miglior centrocampista italiano s’è fatto male: anche Candreva è finito ai box. E per la partita contro i campioni del mondo, persino il quarto e il quinto – De Rossi e Thiago Motta – sono stati costretti a rinunciare, il primo per infortunio e il secondo per squalifica.

thiago mottaTanta ironia sui social per la squalifica di Thiago Motta, che però in una partita come quella di ieri sarebbe stato fondamentale (dopotutto per 105 minuti ha giocato Schweinsteiger…): avrebbe consentito a Parolo (che comunque è stato superlativo) di giocare nel suo ruolo ideale, e sarebbe rimasto in panchina Sturaro che ha abbandonato Hector consentendogli di entrare in area e servire l’assist per il gol di Ozil, e che a un certo punto è andato fuori di testa senza motivo prendendosi un cartellino giallo assurdo che ha innervosito la squadra nel momento nevralgico della partita. Abbiamo giocato contro la Germania campione del mondo con centrocampisti che probabilmente non sarebbero neanche stati convocati se i più forti non fossero stati fermati dagli infortuni.

LaPresse/Fabio Ferrari
LaPresse/Fabio Ferrari

Ecco perchè adesso il futuro sorride agli Azzurri: con Verratti e Marchisio (e Candreva, De Rossi, Florenzi, Giaccherini) ci presentiamo per i prossimi 2 e 4 anni con uno dei reparti più forti del mondo a centrocampo. In difesa Buffon, Bonucci, Barzagli e Chiellini sono ancora una garanzia, ma Donnarumma, Ogbonna, Rugani, Romagnoli e altri giovani talenti danno ampie prospettive per il futuro. Sugli esterni, De Sciglio e Darmian hanno ampi margini di crescita e non sono soli. Ventura potrà anche cambiare modulo, sfruttando meglio Insigne, BernardeschiEl Shaarawy. In attacco, oltre a Pellè, Eder, Immobile e Zaza, abbiamo Berardi, Belotti, Pavoletti, Gabbiadini, senza dimenticare tra le linee le carte Vazquez, Bonaventura Soriano.

Germania-Italia Euro 2012C’è ancora Balotelli: SuperMario è certamente il più forte e talentuoso, se avrà la volontà di tornare grande non potrà non esserci spazio anche per lui. E se nel Milan esplodesse Lapadula, ecco un altro talento pronto per la maglia Azzurra.

Il primo obiettivo è il Mondiale di Russia 2018. Arrivarci non sarà semplice: bisogna vincere un girone di qualificazione molto difficile, con Spagna e Albania oltre a Israele, MacedoniaLiechtenstein. Si inizia subito, esordio tra due mesi il 5 settembre ad Haifa contro Israele, poi il 6 ottobre allo Juventus Stadium di Torino il big match contro la Spagna che potrebbe già rivelarsi decisivo, e tre giorni dopo il 9 ottobre la sfida di Skopje contro la Macedonia. Il 12 novembre si concluderà il 2016 con l’ultima gara ufficiale, la 4ª giornata del girone, a Vaduz contro il Liechtenstein.

Poi c’è anche Euro 2020, un torneo itinerante che si giocherà in 13 città di tutta l’Europa, compresa Roma che ospiterà all’Olimpico un quarto di finale e tre gare della fase a gironi.

UEFA Nations LeagueLegata ad Euro 2020, nel 2018 subito dopo i Mondiali inizierà la prima UEFA Nations League: un nuovo torneo ufficiale internazionale che darà più pepe alle competizioni tra le selezioni, e da cui si potrà guadagnare l’accesso agli Europei. Sarà molto affascinante perchè le big si scontreranno tutte insieme in gironi che sostituiranno le amichevoli, e che avranno un’importante valenza ufficiale con tanto di trofeo per il vincitore. Il primo titolo verrà assegnato a giugno 2019 per il primo torneo che inizierà a settembre 2018, e in ogni anno dispari ci sarà una squadra campione della UEFA Nations League così non avremo mai più estati senza calcio. Ogni 4 anni gli europei, ogni 4 anni i mondiali, e ogni anno dispari (quindi ogni estate in cui non ci sono ne’ europei ne’ mondiali) la fase finale dell’UEFA Nations League. Per essere chiari e fare un esempio:

  • Estate 2018 – Mondiali Russia
  • Estate 2019 – UEFA Nations League
  • Estate 2020 – Euro 2020 itineranti in 13 città tra cui Roma
  • Estate 2021 – UEFA Nations League
  • Estate 2022 – Mondiali Qatar
  • Estate 2023 – UEFA Nations League
  • Estate 2024 – Euro (forse in Germania)
  • Estate 2025 – UEFA Nations League
  • Estate 2026 – Mondiali (probabilmente in Inghilterra)
  • Estate 2027 – UEFA Nations League

e così via…

Condividi