Manchester City, Guardiola e il suo integralismo tattico: la legge del Pep continua a fare vittime!

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Parliamo di un allenatore che con le sue idee tattiche ha portato in auge il tanto famigerato ‘Tiki Taka’ ai tempi in cui vinceva tutto con il Barcellona. Dopo il divorzio dai blaugrana, Pep Guardiola ha cercato di esportare il suo credo prima al Bayern Monaco, e ora ci sta riprovando in Inghilterra con il Manchester City. Il suo modo di fare calcio viene prima di tutto, e chi non si allinea o non è adatto, viene tagliato fuori. Ecco perché il tecnico spagnolo continua a fare vittime illustri nei Citizen: dopo aver escluso Hart e Toure dall’inizio della stagione, mercoledì contro la sua ex squadra ha clamorosamente tolto dall’undici titolare sia Sergio Aguero che il capitano Kompany.

Ma se il primo si è almeno seduto in panchina entrando al minuto settantanove, invee è andata peggio al difensore belga, mandato addirittura in tribuna e scavalcato dal giovanissimo Maffeo. Come riportato da ‘Goal.com’, la sensazione è che Guardiola stia sfruttando questi primi mesi in Inghilterra soprattutto per fare capire chi comanda e, almeno per quanto riguarda il presunto caso Aguero, dalla società assicurano che non c’è alcun problema tra l’attaccante argentino e il suo allenatore. Diverso invece il discorso per quanto riguarda Kompany che, a questo punto, potrebbe anche cambiare aria proprio come già fatto da Hart e come farà probabilmente anche Yaya Toure a gennaio. Insomma, alla legge del Pep non si scappa, e chi non si adegua sarà costretto a fare le valige.

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