Mihajlovic alza la voce e difende il suo Toro, poi rifila una bordata a Maxi Lopez!

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Il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Bologna: “critiche ingiuste nei nostri confronti”

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Bologna, il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, è voluto tornare sul match pareggiato con il Milan difendendo a spada tratta la sua squadra da alcune critiche ritenute eccessive:

“Prima di parlare della partita con il Bologna vorrei chiarire alcune cose – esordisce Mihajlovic – io e la squadra siamo i primi ad essere dispiaciuti per alcuni puntati persi. Io per carattere e per ambizioni cerco sempre di pormi obiettivi ambiziosi, chiedo sempre al gruppo di andare oltre. Ma non si può poi criticare quel gruppo se non riesce, io penso che il Torino stia facendo un buon campionato e anche ottimo, non a caso abbiamo fatto record di punti, siamo la squadra con il quarto attacco di serie A, quella che ha fatto più gol nei primi tempi, che in casa ha fatto 21 punti perdendo solo con la Juve, una media da Champions. E’ vero che fuori casa questa squadra doveva fare meglio ma è anche vero che solo il Napoli ci ha messo sotto, forse potevamo fare qualcosa in più con il Sassuolo e la Sampdoria ma in un campionato possono capitare partite così.

LaPresse/Spada
LaPresse/Spada

Questa squadra è stata costruita per divertire il proprio pubblico, per avvicinarsi alle zone ed è quello che sta facendo. Sicuramente noi siamo molto più bravi ad attaccare che a gestire, ma queste sono le caratteristiche dei giocatori. Io per primo mi arrabbio se ci facciamo rimontare due gol dal Milan ma non va dimenticato che nella prima mezz’ora avremmo fatto tre gol al Milan se avessimo segnato il rigore. Questa non è una cosa da poco. Purtroppo le squadre che sono davanti al Torino, Atalanta esclusa, sono più attrezzate e non c’è nulla di strano che siano davanti.

Da giugno abbiamo venduto quattro dei giocatori migliori, Peres, Glik, Maksimovic e Immobile, è cambiato anche l’allenatore. Analizziamo la rosa attuale: c’è Hart, portiere della nazionale inglese ma che in Italia non aveva mai giocato, Zappacosta, l’anno scorso ha più fatto panchina che giocato, Rossettini, che non so se questa è la sua migliore stagione in A, Castan che sono due anni che non gioca e sta facendo molto bene, Barreca, l’anno scorso 15 partite in B, Valdifiori, un anno a Napoli in cui non giocava, Benassi e Baselli, che stanno facendo bene e segnando, Falque, anche lui l’anno scorso non giocava, Ljajic, l’anno scorso non giocava pure lui e quest’anno sono sicuro che arriverà in doppia cifra, Belotti, l’anno scorso ha iniziato a giocare titolare nella seconda parte di stagione, ora abbiamo preso Iturbe che è da due anni che non gioca, ha bisogno di essere recuperato ma dopo una partita è stato messo in croce.

Boyè (Foto LaPresse/Spada)
Boyè (Foto LaPresse/Spada)

Abbiamo preso Carlao, lasciamogli tempo, De Silvestri arriva da un infortunio grave, ha avuto la sfortuna di trovare Zappacosta ma per me è un titolare. Poi Lukic, Boyé che sono ragazzi giovani e stanno facendo bene. Quando si parla di Torino vorrei che ci fosse più equilibrio nei giudizi. Quante volte si è visto dopo mezz’ora vincere 2-0 con il Milan? Bisogno essere più equilibrati nei giudizi, volevo chiarire questo perché non mi sono piaciute alcune cose dopo Toro-Milan”.

Sull’obiettivo Europa League: “Io per primo ho detto che vogliamo andare in Europa, ma che vogliamo andarci in questi due anni. Io ponendo un obiettivo così complicato siamo ora arrivati a questo punto, altrimenti magari saremo al 14° posto. Questo non significa che abbiamo mollato, lotteremo fino in fondo. Se poi non ci riusciremo ci riproveremo l’anno prossimo. A me rode vedere certe critiche, si può criticare una squadra che non si impegna, non questa”.

Sulle caratteristiche della squadra: “Il Toro non deve snaturarsi, le nostre caratteristiche sono quelle di attaccare quindi noi giocheremo per cercare di fare sempre un gol in più degli avversari. Possiamo poi migliorare nella fase difensiva, certo”.

Sul rigorista: “Il rigorista? Ce ne sono tre o quattro, chi se lo sente lo tira. Il rigore non lo sbaglia solo chi lo tira”.

Maxi Lopez (LaPresse/Fabio Ferrari)
Maxi Lopez (LaPresse/Fabio Ferrari)

Mihajlovic rifila poi una bordata a Maxi Lopez: “Maxi Lopez? Purtroppo la lavatrice c’è ancora, domani vedremo se giocherà lui o Boyé o Iturbe”.

Su Ljajic: “Ljajic è un giocatore che ho voluto io perché è forte, so che è forte. A volte quando mi arrabbio con lui lo faccio come farebbe un padre esigente con il proprio figlio. Lui per primo non è contento e si aspettava di più ma sono convinto che arriverà in doppia cifra sia per quanto riguarda i gol che per quanto riguarda gli assist”.

Infine il tecnico serbo conclude: “Questa squadra è ancora al 50%, come dicevo a ottobre, il mercato può aggiungere il 20%, l’Europa League e il 30%”.

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