Pogba parla da musulmano: “l’Isis non è l’Islam!

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Il terribile attentato alla Manchester Arena del 22 maggio scorso dopo il concerto di Ariana Grande “e’ stato un momento molto difficile, ma questa citta’ non puo’ arrendersi e non possiamo lasciarli vincere: dobbiamo lottare, perche’ le cose tristi accadono ma non bisogna smettere di vivere”. Parole sentite quelle di Paul Pogba. Intervistato dal magazine “Esquire”, il centrocampista del Manchester United, di fede musulmana, sottolinea che “non puo’ uccidere un altro essere umano. Uccidere un uomo e’ qualcosa di folle, quindi la religione non c’entra nulla. Questo non e’ l’Islam e tutti lo sanno, non solo io”. Parlando della vita a Manchester, citta’ che aveva abbandonato per sposare la Juventus, Pogba ammette che “all’inizio non riuscivo a capire i miei compagni con il loro accento ‘mancunian’. Parlavano veloce e io dicevo ‘parlate piano, piano…’. Adesso e’ cambiato tutto e ci ridiamo su, mi dicono che parlo ‘mancunian’ meglio di loro. E’ divertente”. Nel corso dell’intervista, Pogba ricorda come il ritorno all’Old Trafford sia stato tutt’altro che semplice, anche per via del suo costo record: “Eravamo la peggior squadra al mondo, anch’io ero il peggior giocatore al mondo. Ma abbiamo vinto tre trofei. La gente puo’ dire cio’ che vuole. Siamo i peggiori? Ok, non c’e’ problema. Accetto che non abbiamo giocato bene, ma so che abbiamo vinto tre trofei. Perche’ puoi essere la miglior squadra al mondo, puoi giocare grande calcio e vincere zero titoli. E chi se ne ricorda? Nessuno”. (ITALPRESS).

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