“Gli ultras nemici di Luca ora sono miei angeli”, il racconto della moglie del tifoso della Sambenedettese gravemente ferito

CalcioWeb

Lo scorso 5 novembre, Luca Fanese, tifoso della Sambenedettese, è rimasto gravemente ferito in seguito agli scontri avvenuti a fine partita tra tifosi e polizia fuori dallo stadio di Vicenza. La moglie Teresa Brecciaroli è riuscita comunque ad avere la forza di andare avanti anche grazie a un gruppo di ultras vicentini. Proprio la tifoseria avversaria con cui il marito e altri supporter marchigiani avevano cercato lo scontro a fine match. A raccontarlo è stata Teresa stessa ai microfoni del ‘Corriere del Veneto’: “Sono i miei angeli, non finirò mai di ringraziarli”.

“Dalla sera in cui Luca è stato ricoverato in ospedale, i tifosi vicentini si sono preoccupati delle sue condizioni, mi hanno prenotato e pagato l’albergo, poi affittato una casa, provvedendo a tutte le spese, preoccupandosi di non farmi mancare nulla, dalla spesa alle lenzuola profumate, e accompagnandomi dove avessi bisogno di andare. ci sono ogni sera: finiscono di lavorare e in sette, otto di loro, uomini e donne dai 25 ai 45 anni, mi accompagnano al San Bortolo e rimangono ad aspettare fuori dalla stanza per riaccompagnarmi a casa. Se fossi da sola, in una città che non conosco, senza un mezzo, non so come farei.

Se me lo aspettavo? No, lo ammetto. Mi hanno spiegato che gli ultras hanno un codice: durante le partite ci sono i divari con le tifoserie avversarie, ma quando succedono cose del genere non possono rimanere indifferenti. “Siamo persone”, mi hanno detto. E io so che posso contare su di loro, sono tranquilla”.

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