Calcioscommesse: oggi i primi deferimenti, trema tutta la serie B, a rischio anche Reggina e Crotone

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Oggi pomeriggio arriveranno i primi deferimenti per lo scandalo del Calcioscommesse. A confermarlo e’ stato il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete. ”Ci saranno i deferimenti, sappiamo che lavoriamo per tronconi – ha dichiarato il numero uno del calcio italiano, a margine della presentazione del Comitato Etico della Lega Pro -. Questa e’ una fase in cui si opera sulla base della documentazione pervenuta dalla Procura della Repubblica di Cremona. Entro la meta’ del mese ci sara’ la possibilita’ di avere la documentazione che viene dalla Procura di Bari, e’ l’auspicio forte da parte della Procura federale. Cio’ attivera’ un ulteriore iter”. Basta pero’ questa prima tranche di indagini per far tremare una trentina di club fra serie B e Lega Pro e una cinquantina di tesserati tra i 111 che sono sfilati in via Po in due mesi di audizioni (dal 29 febbraio al 26 aprile, con un’appendice il 4 maggio quando e’ stato riascoltato l’ex Mantova Tomas Locatelli). Il grosso dei club di Serie A, invece – compresi quelli citati dai supertesti Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio dinanzi al pool di magistrati di Cremona guidati dal pm Di Martino (Lecce, Bari, Siena, Genoa, Chievo e Lazio) – dovrebbe slittare nel secondo troncone di inchiesta. Si aspetta il termine del campionato e, in ottica futura, si vuole evitare che il processo si sovrapponga mediaticamente agli Europei di calcio. Nel frattempo, il procuratore federale Stefano Palazzi ricevera’ le carte delle Procure di Bari e di Napoli, e sentira’ il presidente del Siena Massimo Mezzaroma (la cui audizione e’ slittata a meta’ maggio per motivi di salute) e l’ex allenatore del Siena Antonio Conte, oggi campione d’Italia con la Juventus (che probabilmente sara’ ascoltato dopo la finale di Coppa Italia con il Napoli, il 20 maggio). Con l’eccezione, pero’, di Atalanta e Novara, che potrebbero essere citate in giudizio gia’ con i deferimenti di domani per la condotta tenuta dai alcuni loro tesserati nel corso della passata stagione in Serie B. Per quanto riguarda l’Atalanta – che già quest’anno ha pagato con 6 punti di penalizzazione – stavolta dovrebbe essere giudicata per le gare con Ascoli e Padova, oltre a quella con il Piacenza. Con le pene che debbono essere per gioco forza afflittive, potrebbe ripartire la prossima stagione con una penalizzazione di 2 o 3 punti.
Ma intanto la classifica del campionato cadetto rischia di essere riscritta completamente (nella giurisprudenza sportiva la pena deve essere afflittiva, quindi qualche club sara’ penalizzato in questa stagione, mentre, per qualche altro che, ad esempio, e’ gia’ retrocesso sul campo, incidera’ sul punteggio del prossimo anno). A rischiare il deferimento sono in 15 squadre, sette delle quali attualmente occupano le prime nove posizioni di vertice. Tremano Ascoli, Bari, Grosseto, Modena, AlbinoLeffe, Padova, Verona, Pescara, Livorno, Reggina, Varese; e forse anche Crotone, Empoli, Sassuolo e Torino. In questo caso la corsa contro il tempo è scontata: con le sentenze di secondo grado che arriveranno presumibilmente a fine mese o a inizio giugno, i margini per completare i giudizi (e le conseguenti pene) prima che inizino i playoff (30 maggio) e i playout (3 giugno) è quantomeno esiguo e molto difficile da rispettare. Il rischio che l’afflittività colpisca qualche club nel torneo in corso e altri invece nella prossima stagione, è dietro l’angolo.
Le cose non vanno meglio in Lega Pro. Il presidente Mario Macalli ha detto: ”Speriamo che i deferimenti siano il minor numero possibile”. Rischiano pero’ di essere coinvolte nello scandalo societa’ come Mantova, Piacenza, Frosinone, Rimini, Cremonese e Monza; e, tra i dilettanti, Ancona, Salernitana (entrambi i club, come pure il Mantova, sono nel frattempo falliti, occorre vedere quindi come si muovera’ la Procura federale) e Alto Adige (femminile). Un abbondante antipasto in attesa delle big della Serie A.

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