Telenovela Milazzo Calcio: nuovo botta e risposta tra società e Comune

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Un altro episodio per la questione Milazzo Calcio è stato messo in scena, tra ieri e oggi, dalla società SS Milazzo e dall’Amministrazione comunale della città. Ricordiamo che la proprietà si è detta intenzionata a lasciare e a cedere il titolo sportivo, probabilmente a Messina. Il Comune aveva risposto che non c’erano motivazioni legali perché il titolo di iscrizione al campionato di Lega Pro, Seconda Divisione, venisse portato via da Milazzo. E adesso uno nuovo scambio di dichiarazioni al vetriolo.

Ancora una volta i dirigenti della società rossoblù ribadiscono la loro posizione: “La proprietà, intanto, detiene la piena disponibilità del titolo sportivo che non è stato certo acquisito a costo zero come si è voluto far credere dal sindaco, signor Pino, e da non meglio identificato assessore tal Midili (si tratta dell’assessore allo sport, Pippo Midili, ndr). Il Milazzo è stato acquistato dall’attuale proprietà che si è fatta carico di tutta la situazione debitoria pregressa per il pagamento di tasse e vertenze per mancate retribuzioni a staff, calciatori e fornitori vari, dalla fine del 2007 all’estate del 2010, e sono ancora in corso cause civili con la vecchia dirigenza per inadempimenti pecuniari.L’SS Milazzo inoltre afferma ancora una volta come si sia dovuta far carico della messa in regola provvisoria dello stadio “Grotta Polifemo”, e di come dei 27 punti da risolvere entro il campionato 2010/11, stilati dalla Commissione della LegaPro, solo 6 siano stati risolti. Il campionato 2011/12 si è potuto giocare a porte aperte solo grazie a una deroga della Lega, e solo a fine stagione il Comune ha proposto alla società una convenzione per gestire l’impianto. Dopo aver ancora una volta ribadito la disaffezione sia di imprenditori, che non hanno sponsorizzato la squadra, sia di tifosi, che hanno lasciato lo stadio praticamente sempre vuoto, la società chiude così la nota: “Questa società accoglie, quindi, l’invito ”masanielliano” del sign. sindaco Pino e di tal Midili e gli consegna virtualmente la squadra, così come acquisita, invitandoli a presentare regolare fidejussione e tassa d’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro e li ritiene, sin da ora, responsabili per una eventuale cancellazione della Ss Milazzo dai ranghi federali.”

Ed oggi l’Amministrazione comunale risponde a tono: “La società riesce a smentirsi nell’arco di pochi concetti. Da una parte sottolinea, a torto, che il titolo è di loro proprietà e non della città di Milazzo, salvo poi concludere, con toni apocalittici di minaccia e sfida, che la squadra viene consegnata all’amministrazione comunale, di fatto confermando quanto detto dall’Amministrazione e quanto sottolineato da sentenze di legge che certamente un accorto dirigente di società sportiva dovrebbe conoscere”. Inoltre il Comune afferma che la proposta di convenzione per la gestione del “Grotta Polifemo” è stata avanzata a dicembre 2011, e che nell’incontro di aprile per stabilire i criteri, l’SS Milazzo avrebbe accettato a patto che l’Amministrazione comunale avesse trovato degli sponsor alla squadra. Ma, afferma ancora la nota, che la società messa in contatto con gli imprenditori locali, “non è stata in grado di chiudere alcun contratto di sponsorizzazione”.

Insomma, sembra questo l’episodio che vede la definitiva uscita di scena della società guidata dal DG Vincenzo Lo Monaco e dal DS Fabrizio Ferrigno. Il titolo non dovrebbe lasciare la città, ma rischia di andare perso. Appare improbabile, per non dire impossibile, che il Comune di Milazzo, sull’orlo del dissesto finanziario, possa farsi carico delle spese di iscrizione e gestione della squadra. Se non si farà avanti un imprenditore o una cordata, intenzionati all’acquisto della società, l’avventura del Milazzo nel calcio professionistico terminerà dopo appena due stagioni.

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