Napoli: i segreti delle vittorie

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L’importanza di dare fiducia al proprio allenatore e di confermare ogni anno tre quarti della rosa è un qualcosa di abissale. Basta dire Napoli ed ecco che ciò che è stato appena detto si tramuta in verità. Sono passati quasi tre anni da quando Walter Mazzarri, subentrato a Donadoni, siede sulla panchina azzurra. Questa è la quarta stagione che conduce al timone del club partenopeo. Anche lui ha avuto i suoi momenti no, pochi a dire la verità, eppure gli è sempre stata rinnovata la fiducia, infatti i risultati si vedono. Al primo anno ha sfiorato la Champions; al secondo ha centrato un pazzesco terzo posto, dopo aver validamente lottato contro il Milan addirittura per lo scudetto ; al terzo ha disputato una sorprendente Champions League, sfiorando l’accesso ai quarti di finale e venendo eliminato contro coloro che poi avrebbero vinto la competizione, ha vinto la Coppa Italia e si è qualificato in Europa League. Il vero segreto di questo andamento in continuo progresso è, però, una politica societaria fondata su un criterio logico: cambiare poco alla volta, senza rivoluzioni o cose di questo genere. Gente come Hamsik, Cannavaro, Grava, gli stessi Gargano e Lavezzi, fino allo scorso anno, rappresenta proprio questo tipo di mentalità, infatti è dal 2007-2008, stagione del ritorno in A, che veste la maglia del Napoli, esclusi gli ultimi due, venduti all’Inter ed al Psg. Anche adesso il Napoli sembra in grado di potersi migliorare e pare sia la più forte antagonista della Juventus per la vittoria del titolo finale.

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