Cuba, fuggono altri tre giocatori, parla Blatter

CalcioWeb

Ad ogni partita, o quasi, che la nazionale di calcio di Cuba disputa all’estero qualche giocatore scappa e poi chiede asilo politico. E’ successo anche giovedi’ scorso a Toronto, alla vigilia della sfida per le qualificazioni mondiali tra il Canada e il team caraibico. Tre calciatori hanno lasciato il ritiro della loro nazionale e poi sono scomparsi. Il probleam comincia a preoccupare anche la Fifa e il suo presidente Joseph Blatter, il quale garantisce che se ne occupera’ personalmente. ”Sicuramente – ha detto oggi Blatter – non e’ una questione che puo’ riguardare la nostra federazione o la commissione per le competizioni: qui si tratta di un problema politico, su cui vanno sensibilizzati i governi. Prendero’ personalmente contatto con le massime autorita’ sportivo-politiche di Cuba. Comunque si tratta di un problema molto serio, e ne abbiamo preso nota”. Blatter avrebbe dovuto recarsi a Cuba entro la fine del mese, ma ora questo impegno e’ stato cancellato. Ma il presidente della Fifa ha tenuto precisare che non e’ dipeso dal problema delle fughe dei giocatori. Fra i calciatori cubani che hanno chiesto asilo politico all’estero c’e’ stato Maykel Galindo, poi finito a giocare nella Mls nord-americana con i Chivas Usa, fuggito durante la Gold Cup svoltasi negli Stati Uniti nel 2005. Clamoroso il caso dei sette componenti della nazionale olimpica che, nel 2008, scomparvero in occasione della sfida con gli Usa in Florida valida per le qualificazioni dei Giochi di Pechino. Sempre nel 2008 sono scomparsi e poi ‘tornati alla luce’ per chiedere asilo politico, le due ‘stelle’ della nazionale maggiore Pedro Faife e Reynier Alcantara, in occasione di una partita a Washington contro gli americani. L’anno scorso e’ toccato a Yosniel Mesa, scappato durante la Gold Cup (torneo che assegna il titolo di campione della Concacaf) negli Usa, mentre a marzo di quest’anno, un altro giocatore e’ sparito nel Tennessee prima di una partita delle qualificazioni olimpiche di Londra 2012 contro gli Usa. Ora la fuga a tre di Toronto e L’Avana non sanno piu’ come fare, a meno che non ci pensi Blatter.

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