E’ il Napoli la vera anti-Juve?

CalcioWeb

Il campionato è fermo per gli impegni delle nazionali, ma l’attenzione resta alta, soprattutto in vista del big match della prossima giornata, Juventus-Napoli. Sono iniziate le prime schermaglie da ambo le parti e l’attuale situazione di classifica non fa altro che attizzare il fuoco. Bianconeri e partenopei, infatti, si trovano al primo posto in classifica a pari merito, 19 punti, condividono lo stesso ruolino di marcia, 6 vittorie, 1 pareggio e nessuna sconfitta, la squadra di Conte ha realizzato 17 reti, migliore attacco del torneo, contro le 14 della banda di mazzarri, che invece detiene la miglior difesa del campionato, 3 goal subiti, appena uno in meno dei piemontesi.
Se la Juventus sta continuando sulla scia della scorsa stagione, rispettando un pò i pronostici della vigilia che la vedono come la favorita per la vittoria dello scudetto, il Napoli sta sicuramente confermando quanto di buono fatto vedere negli ultimi anni e, soprattutto, sta smentendo le previsioni della vigilia, che volevano la squadra del presdiente De Laurentiis con una marcia in meno. Questo a causa della pesante partenza dell’idolo del San Paolo, l’argentino Ezequiel Lavezzi, finito al Paris Saint Germain per la belleza di circa 30 milioni di euro, un’offerta praticamente irrinunciabile di questi tempi.

Eppure la sensazione che da questo Napoli è quella di essere più squadra, un complesso più concreto, più compatto, più quadrato. Un mercato mirato, senza nomi altisonanti ma funzionali alle esigenze di Mazzarri. Behrami e Gamberini, Mesto, il rientro alla base di Lorenzo Insigne dopo la bellissima stagione tra le file del Pescara di Zeman in serie B, a cui si aggiungono gente come Edu Vargas, che pare pronto al calcio italiano dopo i primi sei mesi di ambientamento, e Britos, fermato l’anno scorso da un grave infortunio. Ma il miglior acquisto il Napoli già ce l’aveva in casa. Stiamo parlando di Goran Pandev. Partito il Pocho, il macedone si è preso il posto da titolare e acccanto all’intoccabile e sempre prolifico Cavani, per cui la scoietà ha resistito alle sirene del Chelsea, prolungandogli il contratto, sta regalando goal, assist e soprattutto una continuità di rendimento e prestazioni che forse gli era sempre mancata nell’arco della sua carriera. Ed i partenopei, eccetto il crollo in Europa in casa del Psv e la grigia partita di Catania, volano.

Adesso la prova del nove per misurare la reale portata delle ambizioni scudetto dell’undici di Mazzarri, lo scontro con i campioni d’Italia in carica, la Juventus, per comprendere se può essere la vera anti-Juve. Già, Mazzarri. Il bravo tecnico alle pendici del Vesuvio da due anni e mezzo per il quale il titolo italiano rappresenterebbe la ciliegina sulla torta, il coronamento di un percorso professionale di tutto rispetto. Traguardo che il bravo trainer di San Vincenzo meriterebbe per quanto mostrato nel corso della sua carriera ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati, otttenuti con squadre non di prima fascia, magari non eccelse dal punto di vista tecnico, quanto organizzatissime sotto il profilo tattico e del gioco, asservite ad un solo dogma: il lavoro. Questo è il credo dell’allenatore toscano, che ha una grande capacità, non comune tra i suoi colleghi: riuscire a tirare fuori il massimo da ogni calciatore a sua disposizione. E così Mazzarri è stato in grado di riportare il Napoli in alto, nell’elite del calcio italiano, raccogliendolo, al momento del suo arrivo, dalla zona retrocessione e portandolo in Europa e, addirittura, ad insinuarsi nella lotta per lo scudetto.
Sabato prossimo sarà l’occasione buona per capire qualcosa di più. Un piccolo esame di maturità per il Napoli e per Mazzarri stesso. Può essere la volta buona…

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