Quando un sogno infranto può rovinarti la vita

CalcioWeb

L’edizione odierna del The Sun contiene un’inchiesta che, a leggerla, fa davvero venire i brividi. Sono infatti ben 126 gli ex calciatori britannici finiti dietro le sbarre: nella maggior parte dei casi sono ragazzi dai 25 anni in giù i quali, dopo aver prematuramente smesso col calcio, si sono dati alla malavita, ed in particolar modo all’uso e allo spaccio di droga.

A tal proposito Geoff Scott, ex calciatore del Birmingham, ha fondato un’associazione, l’XPRO, che si prende cura di coloro i quali, non avendo avuto successo nel mondo del calcio, rischiano seriamente di prendersi delle brutte e pericolose sbandate.

Ecco le parole rilasciate da Scott al tabloid d’oltremanica: “Finora abbiamo schedato 126 ex calciatori finiti dietro le sbarre, ma siamo convinti che il numero sia ben più ampio. Ecco perchè cerchiamo di tenere sempre sotto controllo tutti quei ragazzi che, per un motivo o l’altro, dopo aver accarezzato il sogno di sfondare nel mondo del calcio, si ritrovano senza una squadra che sia minimamente interessata a loro“.

Già, perchè in quei casi, la vulnerabilità dei vari soggetti è altissima, e ci vuole un attimo perchè si cada in tentazioni troppo grandi per potervi, poi, porre rimedio. Tanti sono i casi di ex ragazzi che hanno scelto strade sbagliate, come ricorda Scott: “Potrei fare numerosi esempi. Liam Maguire, cresciuto nelle giovanili dell’Everton, è stato costretto a lasciare per un brutto infortunio, e si è dato all’importazione di droga. Non a caso è stato recentemente arrestato per aver organizzato l’importazione di una quantità di cannabis pari a 7 milioni di sterline.  E che dire di Jason Singh? La sua storia ha dell’incredibile. A 17 anni il Newcastle decise di rinunciare a lui, che iniziò a lavorare di alcol e droga. Dopo, ritornò sulla retta via, e divenne addirittura carabiniere. Tuttavia, pochi mesi fa, si è scoperto che era il capo di un’organizzazione che verteva i propri affari sullo spaccio di droga“.

Scott ha messo anche all’attenzione di tutti un altro problema, sempre legato a certe dinamiche: parecchie organizzazioni criminali sudamericane, consapevoli del disagio psicologico in cui versano spesso questi ragazzi che vedono infranto il proprio sogno di diventare calciatori, vanno a cercarli di proposito, per coinvolgerli nei propri, loschi, affari. E spesso ci riescono. “Se pensate che, di recente, uno di essi è stato beccato con 100.000 sterline ed un mitra nel cofano della macchina, vi renderete conto dell’entità del problema“, ha concluso Scott.

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