La differenza tra Juventus ed Inter sembra essere in questo momento quantitativa in attacco e qualitativa a centrocampo. Se la Juventus ha un parco attaccanti decisamente corposo, composto da Vucinic, Quagliarella, Giovinco, Matri e Bendtner, i nerazzurri, oltre ai tre tenori, Milito, Palacio e Cassano dispongono del solo Livaja, ancora troppo giovane ed inesperto. È evidente che l’Inter pur essendo probabilmente superiore ai bianconeri sotto il punto di vista della qualità offensiva, non ha alternative valide a quello che è spesso l’attacco titolare, non potendo essere considerate punte nè Alvarez, nè Coutinho e non considerando neanche Sneijder, vista la situazione che al momento lo riguarda. Se le difese bene o male si equivalgono, è il centrocampo il reparto che mostra le maggiori differenze tra le due squadre rivali: Pirlo, Marchisio, Vidal e Pogba, più Asamoah, Isla, Lichtsteiner, Pepe e Giaccherini, che sono esterni, hanno una tecnica ed una solidità che è fondamentale nell’economia di una formazione che punta alla vittoria del campionato. Al contrario l’Inter non regge il confronto sulla mediana. Guarin è un ottimo elemento, ma Gargano, Mudingayi e Pereira sono calciatori onesti, ma non del tutto adatti ad una squadra di questa caratura, che pochi anni fa presentava Vieira e Figo nello stesso reparto. A tenere in piedi il centrocampo nerazzurro è il “vecchio” Cambiasso, in attesa che rientri Stankovic. Insomma, i soliti nomi. Stramaccioni è dunque costretto, non avendo registi in squadra, ad affidare il gioco ai talenti offensivi. La Fiorentina, al contrario, in una sola sessione di mercato ha acquistato Aquilani, Borja Valero e Pizarro, tre calciatori pieni di talento. Vincenzo Montella li fa giocare assieme nel centrocampo viola e sta avendo risultati assolutamente convincenti. L’Inter, seconda in classifica, non ha nessuno in quel ruolo con le caratteristiche dei tre succitati. Complimenti alla società viola ed al suo allenatore.
Juventus, Inter, Fiorentina e l’importanza della qualità a centrocampo
