Sassuolo-Reggina: Missiroli ex di lusso

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Sabato c’è Sassuolo-Reggina ed è impossibile non pensare a Simone Missiroli. Figlio di Battista, calciatore della Reggina negli anni settanta e ottanta, “Missile” esordisce nella massima serie a soli 17 anni nel 2005 con la maglia che indossò suo padre. Nella stagione successiva, con Walter Mazzarri in panchina, vede il campo con più continuità, partendo spesso dalla panchina e risultando un vero jolly per il tecnico toscano che lo considera la primissima riserva per tutti i reparti che vanno dal centrocampo in avanti. Trova il primo gol in serie A contro la Sampdoria in una sconfitta 3-2, mentre la prima rete al Granillo, anch’essa inutile ai fini del risultato, è di RegginaTreviso 1-2. Contribuisce alla storica salvezza amaranto nel 2007 con 22 presenze: memorabile in quell’annata la sua partita contro l’Inter al Meazza, in cui solo il palo gli nega la gioia del gol contro una squadra che stava dominando il campionato. Anche nella travagliata stagione 2007-2008 parte come sostituto dei vari Cozza, Vigiani, Amoruso e Brienza, arrivato a Gennaio. Questo è però il campionato in cui si nota la sua qualità che gli permette di giocare tranquillamente a centrocampo. Nell’anno in cui gli amaranto retrocedono lui è in prestito al Treviso in serie B: in Veneto lascerà un ottimo ricordo nonostante la retrocessione in C dei biancoazzurri. Rientrato alla Reggina dimostra di avere grande confidenza con la categoria risultando uno tra i pochissimi elementi positivi del campionato disastroso, caratterizzato dagli esoneri di Novellino prima e di Iaconi poi, per finire il torneo con Breda. Missile gioca prevalentemente da esterno alto e si rivela spesso devastante con le sue galoppate che spaccano in due le difese avversarie. L’anno della definitiva consacrazione è il 2010-20111 quando, con Atzori in panchina, guida da capitano la Reggina e la trascina con 4 reti ed una serie impressionante di prestazioni positive, al sesto posto al termine del girone d’andata. Il ruolo di trequartista, ritagliatogli dall’ex difensore amaranto Atzori, è quello in cui Simone riesce ad esprimersi al meglio. A Gennaio viene però ceduto in comproprietà al Cagliari in serie A, dove viene impiegato perlopiù come interno nel centrocampo a tre. Stranamente non viene riscattato dai rossoblu per la stagione successiva e fa così ritorno a Reggio Calabria, dove nel frattempo è ritornato Roberto Breda come allenatore. Anche con lui fa il trequartista confermandosi l’arma in più della squadra, che è stabilmente nella zona playoff della classifica. A Gennaio, però, la storia si ripete. Missiroli questa volta va al Sassuolo, diretta concorrente della Reggina in quel momento e fa benissimo in neroverde sfiorando la storica promozione in serie A, sfumata per mano della Sampdoria di Iachini. Adesso è un titolare fisso della squadra allenata da Di Francesco che sta dominando la serie B.
L’altro ex è Lorenzo Laverone, esterno destro di ottima corsa e gran piede, che ha fatto abbastanza bene in Calabria nell’annata Atzori.

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