L’infortunio di Milito: un dispiacere per tutti, con vista sul futuro

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Inter Milan's Diego Milito reacts during their Italian Serie A soccer match against Cagliari at the San Siro stadium in MilanVedere ieri sera Diego Milito uscire in barella, sospettare il peggio, realizzare che il suo crociato anteriore sinistro abbia ceduto: momenti brutti, bruttissimi, per chi ama il calcio e riesce a non farsi accecare dall’odio verso i colori di questa o quell’altra squadra. Perchè il ‘Principe’ è calciatore straordinario, che ha valicato i confini del tifo ed è entrato nei cuori di tutti i calciofili. Come? Diventando, per un periodo, il centravanti più forte del mondo ma senza mai pagar dazio al successo, lavorando sempre di umiltà e non andando in nessun caso fuori dai binari. Come fai a non innamorarti di un giocatore così? Le sue espressioni di sincera felicità dopo ogni goal segnato, sono diventate uno dei migliori spot possibili per un mondo, come quello del calcio, troppo spesso bistrattato.

Ecco perchè le scene cui abbiamo assistito ieri, hanno fatto dispiacere a tutti. Perchè l’Italia rischia di dover dire addio anzitempo ad un giocatore che, per anni, ha brillato di luce propria nella mediocrità del campionato di Serie A, imponendo il proprio nome all’Europa intera, che avrebbe dovuto premiarlo con il Pallone d’Oro 2010, puntualmente poi finito nelle braccia di Messi, in nome di una non logica che si fatica a comprendere. Diego è stato la vera forza motrice dell’Inter del triplete, suggellando la propria magnificenza con la doppietta nella finale di Champions contro il Bayern Monaco: imprese su imprese non sufficienti, evidentemente, a far aprire gli occhi ai chi, allora, gli preferì il connazionale del Barcellona.

Quest’anno la stella di Milito si era un po’ spenta, tra l’età che avanza, la stagione non propriamente felice dei nerazzurri, e qualche infortunio di troppo. Domenica scorsa però, tornato lui, l’Inter – guardacaso – aveva ripreso a frequentare la vittoria, segno tangibile di come Milito, pur se non con il piglio dei tempi migliori, fosse fondamentale per il gioco di Stramaccioni. Ieri, però, è arrivata la doccia gelata e Diego, in un’azione di gioco, Felice Piccolo, ha visto frantumarsi, in un solo istante, il ginocchio sinistro ed i sogni di pronto riscatto. Un grosso guaio per tutti: per l’Inter, che ora dovrà affrontare il resto della stagione senza il proprio leader ‘silenzioso’, e per Milito stesso, che ha subito un infortunio grave alla non tenera età di 33 anni.

Si prevede uno stop di almeno 6 mesi, il che equivale a terminare anzitempo la stagione agonistica di questo giocatore. Una stagione che, secondo i più, sarebbe l’ultima del ‘Principe’ tra i lidi nostrani. Le voci che lo vogliono prossimo al ritorno in patria si rincorrono da mesi, e più passa il tempo e più sembra che ciò sia possibile. Al punto che si parla con sempre maggiore insistentemente dell’arrivo, nella prossima stagione, di Mauro Icardi, classe 1993 della Sampdoria, come suo erede. E’ per questo che ci stringe il cuore: perchè quella di ieri sera potrebbe essere l’ultima partita in Serie A di un attaccante straordinario, che ha sempre vissuto per il goal e che, vogliamo crederci, tornerà a farlo. Nella speranza, in verità flebile, che quello di ieri non sia stato un triste canto del cigno, facciamo il nostro augurio di pronta guarigione a Milito, il ‘Principe‘ ferito, che ha scaldato i cuori degli amanti di questo sport. Torna presto bomber…