Il “tweet” di De Laurentiis e la rissa di Catania: questo calcio è malato

CalcioWeb

FBL-ITA-BAYERN MUNCHEN-NAPOLI“Dedico la vittoria al presidente Cellino, ad Astori e Nainggolan”. Questo il tweet di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, al termine della partita vinta dagli azzurri allo scadere contro il Cagliari. La società rossoblu ha risposto definendo il gesto del patron partenopeo come una “mancanza di stile”, ma sono stati fin troppo buoni. Non si sanno i motivi di quest’uscita fuori luogo, ma comunque la frase appare senza senso. Astori e Nainggolan sono stati obiettivi del Napoli per il mercato invernale e lo erano per il prossimo mercato estivo. Usiamo il passato perchè dopo questa geniale idea di De Laurentiis, difficilmente Cellino andrà a trattare con lui ed il centrocampista belga ha già fatto sapere di non avere nessuna intenzione di trasferirsi alla corte di Mazzarri: “Se il presidente scrive certe cose, direi proprio di no al Napoli: sembra che ci prenda in giro”.
Il produttore cinematografico non è nuovo a scenate di questo tipo: la più famosa è sicuramente quella messa in atto al termine del sorteggio del calendario di serie A 2011-2012, quando scappò in motorino abbandonando lo studio per protesta, fra l’altro senza casco.

Quando l’esempio è questo, quando la tensione è generata fuori dal campo da questi personaggi poco credibili, che invece dovrebbero dare l’esempio, diventa inutile poi condannare l’agitazione che stagna invece in campo, dove è invece un minimo giustificabile. Andujar non merita di terminare il suo campionato. Era un derby e quando si subisce il pareggio nei minuti di recupero non si è mai contenti, ma una partita di calcio non può diventare un incontro di pugilato. L’importante, ormai che il danno è stato fatto, è che la mano del Giudice Sportivo sia pesante, anche se curare non sarà mai meglio che prevenire.

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