Zlatan Ibrahimovic alla Juventus: s’ha da fare o no?

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ibrahimovicE’ forse l’affare potenziale di cui, negli ultimi giorni, si sta parlando maggiormente: il passaggio di Zlatan Ibrahimovic dal Paris Saint Germain alla Juventus. Un trasferimento che avrebbe del clamoroso, un’idea nata buttata lì forse per caso e che, nelle ultime ore, pare stia prendendo quota vertiginosamente. Ma sarebbe fattibile il ritorno di Zlatan in bianconero? E sarebbe funzionale alle idee tattiche di Antonio Conte? Proviamo a capirne di più.

Ibrahimovic è un calciatore straordinario, uno di quelli su cui, in futuro, se ne parlerà come dei migliori del XXI secolo. Ha però un difetto, non di poco conto: è un accentratore. Sia il gioco della squadra, che le attenzioni di tutti (dai tifosi agli addetti ai lavori) si concentrano per intero su di lui. Sarebbe quindi un paradosso se una squadra come la Juventus, che ha fatto della coralità il proprio punto forte, puntasse il tutto e per tutto su un calciatore che, giocoforza, diverrebbe il principale e forse l’unico caposaldo della squadra.

E tuttavia, negli ultimi tempi Antonio Conte sta sviluppando un concetto tattico molto particolare, al 3-5-1-1, visto in pratica nell’ultimo match di campionato giocato contro la Lazio. Un modulo in cui la punta ideale sarebbe un giocatore abile tecnicamente, intelligente tatticamente, con un grosso fiuto del goal e capace di muoversi lungo tutto il fronte d’attacco: idenkitit in cui si rispecchia appieno proprio lo svedese, che parrebbe perfetto per questa tipologia di gioco.

Ma l’obiezione più grande che si può muovere è legata a fattori economici. Vero è che se Ibra si mette in testa una cosa, lui ed il ‘compare’ Raiola tanto smuovono mari e monti che centrano l’obiettivo prefissatosi, spazzando via come il più efficace dei bulldozer qualunque ostacolo si possa porre davanti. Ma, verosimilmente, nella più morbida delle ipotesi la Juventus dovrebbe sborsare 20 milioni di euro al Psg e, soprattutto, dovrebbe svenarsi per garantire all’attaccante uno stipendio che possa soddisfarlo in un certo qual modo.

Ibra attualmente incamera qualcosa come 14 milioni di euro netti: in Italia, al loro delle tasse, vorrebbe dire quasi 28 milioni di euro l’anno! Cifra neppure lontanamente pensabile per le casse di una società il cui amministratore delegato, Beppe Marotta, continua a predicare il verbo del realismo e della pacatezza economica. Per cui, l’unica soluzione sarebbe che Ibrahimovic si riduca lo stipendio di ben due terzi, volendoci tenere proprio al limite: è realistico credere ciò? Poco, a dire la verità. Secondo alcuni la soluzione sarebbe allungare la durata del contratto sino al 2018, quando Zlatan avrà 37 anni: questo sì, è poco realistico…

A stonare con l’acquisto di Ibrahimovic, sarebbe anche il già annunciato ingaggio di Fernando Llorente, a costo 0, dall’Athletic Bilbao. Per carità, non vogliamo neppure minimamente accostare i due calciatori per cifra tecnica e caratteriale: lo spagnolo è un classe 85 che, aldilà dei goal segnati in abbondanza con l’Athletic Bilbao, ha ancora tanto da dimostrare, al contrario di Zlatan, fuoriclasse dalla conclamata immensità. E però i due assieme proprio non possono giocare, essendo palesemente incompatibili. Con che coraggio Conte terrebbe fuori un giocatore contrattualizzato da poco alla modica cifra di 4,5 milioni di euro netti annui, senza dargli prima possibilità di mettersi in mostra sul terreno da gioco?

Ecco perchè, in tutta onestà, il ritorno di Ibrahimovic alla Juventus, al giorno d’oggi, ci pare poco fattibile: pochi i pro e tanti i contro. Che fanno pensare come i bianconeri vireranno su un altro tipo di attaccante, più versatile e più congeniale a giocare anche con una prima punta di ruolo quale è il sopracitato Llorente: l’idale sarebbe Suarez, ma gli obiettivi raggiungibili si chiamano Jovetic e – forse – Sanchez.

Prima di chiudere, cerchiamo di rispondere ad una domanda, la più importante forse: qualora l’affare si rendesse economicamente possibile, farebbe bene la Juventus a puntare le proprie fiches sulla ruota di Zlatan Ibrahimovic? Noi protendiamo per il sì. Zlatan è fuoriclasse assoluto, risolverebbe parecchie grane ad Antonio Conte, che potrebbe utilizzarlo in ogni tattica possibile ed immaginabile, ma sempre e solo da prima punta. Inoltre aumenterebbe, e di parecchio, il livello del reparto offensivo della squadra, che potrebbe finalmente contare sul tanto decantato top player, bomber implacabile e carattere d’acciaio.

Non ha mai vinto la Champions League? Vero, ma Antonio Conte ha già dimostrato di avere la vocazione per le sfide impossibili. L’anno scorso la Juventus non era minimamente considerata per la conquista dello scudetto, adesso è entrata a far parte delle Top 8 d’Europa: è bene tenerlo presente. E poi, in verità, sarebbe l’ultima occasione per Ibrahimovic di sollevare la Coppa dalle grandi orecchie, suo pallino sin da quando ha iniziato a giocare a calcio: abbiamo pochi dubbi sul fatto che Ibra e Conte non troverebbero immediata intesa, puntando sin da subito a testa bassa alla Champions. Chissà, se Raiola dovesse davvero metterci una buona parola, Ibra potrebbe presto lasciare la Tour Eiffel e dirigersi sotto la Mole. Magari indossando la numero 10 che è stata di un certlo Alex Del Piero: siamo curiosi di sapere come, nel caso, reagirebbe i tifosi…

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