Finale Champions League, la vigilia delle due squadre…

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 bayern1Le certezze teutoniche del Bayern Monaco e le domande senza risposta del Borussia Dortmund, la sfrontatezza di Jupp Heynckes si specchia nella prudenza di Jurgen Klopp, il blasone e la tradizione da una parte, l’esuberanza piena di dubbi dall’altra. Vigilie specularmente opposte quelle di Bayern Monaco e Borussia, che domani sono protagoniste della finale di Champions League. Alla terza finale negli ultimi quattro anni, gia’ quattro volte sul tetto d’Europa, fresco del trionfo in Bundesliga, il Bayern sbarca a Londra carico di verita’. Se 12 mesi fa perdeva la coppa piu’ prestigiosa in maniera clamorosa quanto dolorosa, davanti ai suoi tifosi contro una squadra decimata dalle squalifiche (Chelsea), sabato ha l’occasione per la rivincita – guarda caso – proprio a Londra, la citta’ dei Blues. Incroci del destino che portano Jupp Heynckes a scomodare gli dei del pallone. ”Ce la devono perche’ lo scorso anno giocavamo meglio di tutti e abbiamo perso in maniera ingiusta – le parole del tecnico bavarese – Ho sempre creduto nelle possibilita’ di questa squadra, so quello che possiamo fare e se facciamo quello che sappiamo, domani vinciamo”. A Wembley, per la quinta volta teatro dell’epilogo piu’ prestigioso della stagione europea, domani sera si parlera’ tedesco, sotto gli occhi anche del principe William, presidente onorario della Fa. Una serata agrodolce per la Federcalcio locale, costretta a festeggiare i 150 anni in una cornice celebrativa per il calcio borussiatedesco, i rivali per eccellenza. Sara’ una serata di congedo per Heynckes, che sogna il commiato (il prossimo anno ci sara’ Pep Guardiola) bissando il successo ottenuto nel 1998 sulla panchina del Real Madrid. ”Per me non e’ la partita piu’ importante perche’ da allenatore ho gia’ vinto questa competizione e come giocatore ho vinto sia Europeo che Mondiale. Ma e’ importante per la citta’ e per questi calciatori che quest’anno sono stati davvero straordinari”. Come dimostrato una volta di piu’ in semifinale travolgendo con disarmante facilita’ il Barcellona. ”Siamo cresciuti tantissimo negli ultimi anni – l’orgoglio del capitano Philipp Lahm -. Finora la squadra con la S maiuscola e’ stata il Barcellona ma noi siamo alla terza finale in quattro anni e le prospettive per questa squadra sono entusiasmanti”. Forse anche per questo il tono delle parole di Klopp, che vuole regalare ai tifosi del Dortmund la seconda coppa dopo quella del 1997, e’ gravido di prudenza. ”Nella storia ci sono stati scalatori che hanno provato a conquistare l’Everest e si sono fermati a 10 metri dalla vetta. Ma almeno ci hanno provato”, la sua metafora. Come a voler scaricare i suoi ragazzi della pressione che rischia di strangolarli. In quattro confronti stagionali i suoi non hanno mai battuto il Bayern e il peso specifico internazionale del Borussia e’ certamente inferiore. Anche per questo sono indietro nei pronostici dei bookmakers. ”Dovremo giocare al nostro meglio per avere una possibilita’ – la cautela di Klopp -. Non abbiamo altre chance che fornire una prestazione speciale. Siamo cresciuti molto negli ultimi cinque anni e solo qui poteva accadere una cosa simile. Forse anche per questo questa finale per noi e’ piu’ emozionante”

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