Antonio Le Pera è un giovane professionista calabrese, posturologo e preparatore atletico, ex calciatore del Cosenza e di altre società cosentine che negli anni ha provato sulla propria pelle la gravità degli infortuni calcistici. “Ma prima si smetteva. Adesso c’è la possibilità di andare avanti” spiega ai nostri microfoni, raccontando l’emozione con cui vive queste ore di attesa per Italia-Uruguay, una partita che è come se fosse un sedicesimo di finale per i Mondiali che si stanno disputando in Brasile. E’ un italiano doc, calabrese di Cosenza, ma ha curato Stuani e Suarez ed ovviamente il suo cuore è diviso a metà “anche se ovviamente faccio il tifo per gli Azzurri” anche perché se farà gol uno dei due attaccanti che saranno in campo grazie al suo intervento, rischia di doversi chiudere in casa per giorni.
Ha conosciuto Christian Stuani a Reggio Calabria, quando era preparatore atletico degli amaranto nella stagione di Davide Dionigi, allenatore che l’ha sempre chiamato a far parte del suo staff. Le Pera ha guidato Stuani al recupero funzionale dopo l’infortunio, prima che andasse all’Espanyol nell’estate 2012. Il loro rapporto professionale è sempre continuato: l’attaccante sudamericano s’è trovato benissimo e si fida praticamente solo di lui, che l’ha seguito fino alla partenza per i Mondiali.
Intanto a maggio Suarez s’è rotto e il fisioterapista dell’Uruguay, Walter Ferreira, non aveva la possibilità di curarlo a pieno a causa del tumore con cui sta combattendo. Allora Stuani ha consigliato a Suarez di rivolgersi a Le Pera, che è stato chiamato in Brasile come fisioterapista della “Celeste”. “Ovviamente io non ho neanche chiesto alla Federazione italiana se potessi andare, sono un tesserato italiano e anche se sarebbe stata una vetrina straordinaria, ho preferito rimanere fedele ai nostri colori. Non mi sembrava corretto andare in Brasile per loro, a maggior ragione visto che erano nello stesso girone dell’Italia“. Le Pera, così, s’è limitato a una consulenza telefonica per il recupero funzionale di Suarez. “Tutti i meriti del suo recupero (Suarez è tornato in campo a tempo di record e con l’Inghilterra ha siglato una straordinaria doppietta, ndr) sono di Walter Ferreira, che ha fatto un lavoro straordinario nonostante il male che lo affligge. Io mi sono limitato a una consulenza telefonica” afferma umile Le Pera ai nostri microfoni. Ma il solo interessamento ha mobilitato gli addetti ai lavori: il giovane professionista calabrese sarà a Rimini per “Sky on the beach” nei prossimi giorni, dove verrà fatta una dimostrazione video di alcuni suoi lavori.
Adesso per lui ci potrebbe essere un futuro d’elite, in rossonero: il Milan ha messo gli occhi sopra le sue doti straordinarie, che però non sono solo tecniche. Anche dal punto di vista umano, Le Pera dimostra di avere valori sani e principi sempre più rari: “sono lusingato dall’interesse del Milan, ma io sono membro dello staff di Dionigi, l’ho sempre seguito e continuerò a dare priorità a lui. Poi è chiaro che se dovesse arrivare un’offerta di quelle che non si possono rifiutare, sarà lui stesso a dirmi se andare. Ma la mia prima priorità resta Dionigi” assicura ai microfoni di CalcioWeb, appena finita la seduta per il recupero di Gianmario Comi, altro attaccante conosciuto a Reggio Calabria due anni fa, da cui poi non s’è mai più separato.
Italia-Uruguay, il derby di Antonio Le Pera: preparatore calabrese che ha curato Stuani e Suarez
