Si chiama Karel Zeman ed è tutto suo padre, nelle parole e nei risultati. Figlio del più noto Zdenek, attuale allenatore del Cagliari, Zeman Jr. fa parlare di sé non solo per le batoste sportive, ma anche per le continue scuse che mettono in mezzo la Juventus.
Al termine della partita del suo Selargius, persa 6-0 con la Lupa Castelli Romani, Karel non si trattiene e lancia una serie di accuse contro l’arbitro: “Sapevo che avremmo perso ancor prima di giocare perché quando mi sono presentato il direttore di gara mi ha sorriso ed in maniera irridente mi ha chiesto se fossi il figlio di Zdenek, sorridendo subito dopo.”
E ancora: “Me lo sarei dovuto aspettare, come mi dovrò aspettare trattamenti del genere in altre partite. Quella a cui ho assistito oggi non è stata una partita ma una farsa. D’accordo che meritavamo la sconfitta ma questa è stata una buffonata. Il rigore negato sul 2-0 è stato clamoroso, poi, nel secondo tempo, me ne sono andato dopo aver visto convalidare un gol in solare fuorigioco. Ed anche un altro gol degli avversari era in fuorigioco. Ripeto, mi ero ripromesso di non andare in panchina nella ripresa, e lì ho sbagliato, perché non sarei proprio dovuto rientrare. Invece ho visto l’ennesimo scandalo – si riferisce al gol del 4-0, ndr – sono uscito dal campo”.
Il direttore di gara era Francesco Di Paolo della città di Chieti, rivale storica del Pescara di Zeman. Karel Zeman fa riferimento ad un commento poco piacevole che il sindaco di Chieti avrebbe rivolto al padre Zdenek in diretta televisiva, in occasione della consegna del premio Prisco: “Se vi ricordate successe qualcosa di spiacevole e ci fu anche un’interrogazione parlamentare a riguardo. Non vorrei che l’arbitro fosse tifoso del Chieti o della Juventus“.