Simone Origone vola a 252,632 km orari e stabilisce il nuovo record mondiale di sci velocità. Sulle nevi francesi di Vars, nel corso dello Speed Masters, all’ultimo tentativo disponibile il 36enne valdostano ha centrato l’ennesimo primato, il terzo della carriera, cancellando i 252,454 km/h registrati l’anno passato. La carriera di Origone si arricchisce di un’altra perla, oltre a 8 Coppe del mondo e 5 Mondiali. Le buone condizioni del tempo e il sole avevano permesso agli organizzatori di sistemare al meglio la parte alta della pista, che nella giornata di giovedì aveva presentato qualche ‘buco’ assolutamente pericoloso per i concorrenti. Un leggero ma fastidioso vento nella parte alta ha rinviato la partenza di circa un’ora e ha determinato l’abbassamento dello start di circa 50 metri. Molti concorrenti hanno battuto il loro record personale (fra questi l’altro azzurro Antonio Renaldo, salito a 232,408 km/h). Origone, invece, ha raggiunto nuovamente il top assoluto. “Giovedì siamo andati veramente vicino al record ma sopra la neve faceva spavento, per cui gli organizzatori hanno pensato di farci partire leggermente più in basso. Tutta la parte alta è stata battuta a mano, mi è sembrato di essere tornato indietro nel tempo, al chilometro lanciato degli anni ’70. Stamattina sembrava che il vento ci potesse fermasr, l’organizzatore ci aveva annunciato che avrebbe annunciato la chiusura delle ostilità, però mi sono opposto”, ha detto Origone. “Sentivo che sarebbe successo qualcosa, gli ho detto di aspettare qualche minuto e alla fine ho avuto ragione. Il vento è calato ma la neve cominciava a mollare, così hanno chiesto ad Antonio Renaldo, che faceva da apripista, di scendere. Lui ha accettato. Quando ho sentito le velocità degli altri mi è venuto qualche dubbio, pensavo di non farcela: sono partito e nella parte iniziale la neve era mossa”, ha proseguito l’azzurro. “Ho cercato di non subire le ondulazioni e nella seconda parte la pista è migliorata, prima delle fotocellule ho trovato un’altra ondulazione che tendeva a fermarmi, una volta superata la cellula nella parte finale della frenata ho visto la gente con le braccia al cielo in segno di esultanza e ho capito di avere compiuto una grande cosa”, ha detto ancora. “Questa giornata è l’essenza di questo sport, queste sono le gare che tutti aspettano, non credo ci sia nè Mondiale nè Coppa del mondo che tengano. Con le condizioni che c’erano oggi potenzialmente si potrebbe arrivare ben oltre gli 255 km/h, abbiamo ancora 50 metri sulla cima della pista da sfruttare come è stato fatto l’anno scorso. Stavolta ho avuto minore ricorsa, come condizioni ambientali è stato il record più duro”, ha proseguito. “Dopo il record del 2014 che è stato come una liberazione, nel 2015 il record è quello della riconferma. Lo dedico ai miei compagni di squadra Cesare Pedrazzo e Matteo Viana che stanno combattendo altre battaglie, ma un pensiero particolare va anche ad una giovane amica che si chiama Aline Favre”.
Sci: Simone Origone, è record! L’italiano vola a 252 km/h
Per il velocista valdostano si tratta dell'ennesimo primato
