Calcioscommesse: Mario Moxedano e il Savoia, un intreccio clamoroso. E questi dovrebbero fare i playout?

Tra gli arrestati per il nuovo scandalo calcio scommesse c'è anche Mario Moxedano, che pochi giorni fa aveva assicurato un futuro al Savoia

CalcioWeb

Tra i dirigenti di società di calcio finiti oggi in manette per la nuova inchiesta sul calcio scommesse, figura Mario Moxedano, presidente del Neapolis, squadra di Mugnano e società capofila nell’organizzazione criminosa volta a truccare partite in serie D. In manette anche il figlio del Presidente, Raffaele, capitano del Neapolis. Ma Moxedano, imprenditore edile e proprietario di diverse sale da Bingo nel napoletano, nel 1994 aveva addirittura acquistato il Napoli, ma i calciatori non percepivano gli stipendi e dopo aver messo in mora la società, di fatto allontanavano Moxedano dalla guida del club partenopeo. La sua passioene pr il calcio, però, lo portava nel 1995 ad acquistare il Savoia, la squadra di Torre Annunziata, con cui nel 1999 otteneva una storica promozione in serie B. Il centravanti di quella squadra era Gianni Califano, anche lui arrestato stamattina. Moxedano lasciava poi il Savoia nel 2001, lo riacquistava nel 2005 in serie D, poi comprava la Sangiuseppese e fondava il Neapolis.

savoiaE adesso, nel 2015, l’intenzione di acquistare nuovamente il Savoia. Proprio qualche settimana fa, infatti, Moxedano aveva incontrato i gruppi organizzati dei tifosi del Savoia, e precisamente gli esponenti del comitato “Antica Passione”, per discutere i progetti e i programmi in vista della stagione futura. Moxedano in quella riunione si era detto disponibile a trasferire il titolo sportivo del Neapolis a Torre Annunziata, per ripartire dalla serie D nonostante il fallimento del Savoia (l’attuale compagine societaria, con i libri contabili già trasferiti in tribunale, è destinata a scomparire). La città e la tifoseria avevano accolto con entusiasmo il ritorno di Moxedano. Fino a stamattina. Adesso a Torre Annunziata rischiano seriamente di non avere più calcio, mentre intanto domani il CONI dovrà decidere se far disputare proprio al Savoia già fallito i playout del girone C di Lega Pro con il Messina, nonostante sia la squadra che ha fatto meno punti di tutti nel torneo, a discapito della Reggina che è arrivata davanti e richiede la restituzione di alcuni punti di penalizzazione per vedersi riconosciuto il risultato conquistato sul campo.