Era cominciato tutto l’8 Marzo scorso, nella gara di campionato tra Chievo e Roma: Federico Mattiello, in un duro contro con Radja Nainggolan, aveva riportato una frattura scomposta di tibia e perone, temendo addirittura per la sua carriera.
7 mesi dopo, il giovane terzino torna a sorridere e a giocare a calcio, sgaloppando per 90 minuti sulla sua fascia e risultando il migliore in campo nella gara giocata con la Nazionale under 20, contro la Polonia.
A fine gara Mattiello non trattiene la gioia: “Forse non avevo tutti i 90 minuti nelle gambe, infatti nel secondo tempo ho sofferto. Momenti duri ce ne sono stati: sentivo dolore anche solo a camminare nei primi tempi, figuriamoci a correre. E qualche doloretto è rimasto: è stato bello sentire di nuovo il campo, avevo tanta voglia di correre e dimostrare di stare bene, ma adesso devo pensare solo ad allenarmi per riprendere la forma migliore”.
In questo momento, il brasiliano del Barca Rafinha, ha riportato un gravissimo infortunio per un intervento dello stesso Nainggolan: “A Rafinha non posso che fare gli auguri – commenta Mattiello – so bene cosa si prova a stare fuori a lungo. Non so se quell’intervento fosse simile a quello che ho subito io, anche perché il mio infortunio non l’ho mai voluto rivedere. Ma so che su di me Nainggolan non aveva commesso fallo, era un’entrata completamente involontaria. E poi ci siamo sentiti, mi ha fatto gli auguri via Twitter come è giusto così: l’episodio è chiuso, senza rancore”.
Il sogno adesso, è giocare una grande stagione col Chievo, per tornare in quella Juventus nel quale è cresciuto, e contro la quale è tornato nell’elenco dei convocati, nella gara giocata dalla sua squadra allo Stadium lo scorso Settembre: “Dovrei fare una grande stagione per meritarmelo, il mio primo pensiero è il Chievo, ma è chiaro che sarebbe un sogno tornare alla Juve. E in tanti mi hanno fatto il loro affetto, dopo l’infortunio: dagli italiani, come Pepe e Chiellini, fino ai giovani, come Marrone e Morata, che mi hanno subito accolto nel gruppo”.