Altro che favola: numeri eclatanti ed in costante crescendo, è realtà Sassuolo

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Il Sassuolo ha saputo, di anno in anno, migliorare sempre di più: merito di Di Francesco ma anche del lavoro di una proprietà seria e lungimirante

Il girone di andata di Serie A è andato in soffitta ed ha offerto spunti molto interessanti. Quello principale è relativo all’equilibrio che riguarda la competizione, anche e soprattutto per quel che riguarda i piani alti, vera novità rispetto al passato recente dove la Juventus aveva sempre dominato. Innanzitutto cambia il nome della squadra campione d’inverno: è il Napoli di Sarri, tra le più grandi sorprese, con 41 punti all’attivo. Subito dietro in classifica troviamo la Juventus, a quota 39 punti, gli stessi dell’Inter che ha, però, una peggiore differenza reti. Ad una sola lunghezza di distanza c’è la Fiorentina, seguita da Roma, a quota 34, e dallo straripante Sassuolo (31).

Proprio la compagine guidata da Eusebio Di Francesco è la sorpresa più lieta della stagione in corso. Quella dei neroverdi in Serie A è una storia in continuo divenire, sempre più in crescendo. Fondata nel 1974, la società emiliana è approdata per la prima volta nel massimo campionato italiano nel 2013/2014, poco più di due anni fa. Il primo fu un campionato assai tribolato, con il Sassuolo salvatosi alla penultima giornata  grazie ad una vittoria contro il Genoa, piazzandosi al diciassettesimo posto, l’ultimo utile per non tornare nella serie cadetta. Un’annata in cui patron Squinzi la fece grossa, esonerando a fine gennaio Di Francesco ed ingaggiando Alberto Malesani che, in cinque partite, rimediò altrettante sconfitte. Di Francesco fu poi richiamato ed il club si salvò. Il Sassuolo aveva chiuso il girone di andata sempre al diciassettesimo posto (17 punti).

Nel 2014/2015 è andata molto meglio: Sassuolo undicesimo al giro di boa (25 punti), alla fine chiuse dodicesimo. Adesso, invece, ci ritroviamo con una squadra addirittura al sesto posto, con ben 31 punti all’attivo e, soprattutto, un dato statistico incredibile: delle cinque big che precedono gli emiliani in classifica, nessuna è mai riuscita a vincere contro di loro. Il Sassuolo ha infatti sconfitto Napoli, Juventus ed Inter, e pareggiato con Fiorentina e Roma, segnando 7 goal e subendone 4. Nessuna tra le prime sei in classifica ha fatto meglio e questo avvalora ulteriormente il lavoro di Di Francesco. Al quale va riservato un grosso tributo per aver migliorato anno dopo anno, senza mai lamentarsi per le cessioni di turno, particolarmente pesanti quest’anno, con il Sassuolo privato di Zaza e Taider, per citare i due migliori.

Ma non è solo del tecnico il merito di tutto questo. Va dato atto alla proprietà di aver messo serietà e lungimiranza alla base di tutto: Giorgio Squinzi, numero uno anche di Confindustria, è uno degli imprenditori di maggior successo d’Italia ed ha saputo applicare la sua eccellenza anche al mondo del calcio. Ha sempre puntato sugli uomini giusti, installando nei quadri dirigenziali elementi di assoluto affidamento. Che, difatti, hanno puntualmente condotto un calciomercato di qualità, senza che le casse societarie ne risentissero. Un lavoro certosino è stato compiuto e, da questo punto di vista, la sinergia creata con la Juventus ha prodotto risultati mirabolanti ed esemplari: da Zaza a Berardi, passando per l’ultimo affare concluso insieme, l’acquisto dal Cesena di Stefano Sensi, regista di grandi prospettive. Insomma, altro che favola, quella del Sassuolo è una splendida realtà: e chissà che a fine corsa, stavolta, il risultato del girone d’andata non venga addirittura migliorato. Sarebbe Europa, sarebbe un altro miracolo, l’ennesimo.

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