Il Bologna ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2015 con una perdita pari a 28,4 milioni di euro
28,4 milioni di euro. A tanto ammontano le perdite del Bologna che, il 30 giugno 2015, ha chiuso il bilancio in rosso. Perdite, queste, che, secondo quanto riferito da CalcioeFinanza, sono dovute soprattutto alla retrocessione in serie B, che hanno ridotto ulteriormente i ricavi del club. Ed ecco, quindi, che patron statunitense Joey Saputo – il quale ha firmato il suo primo bilancio da proprietario della società ed è intervenuto anche in campo sportivo con l’esonero di Rossi per Donadoni – ha messo mano al portafoglio, sborsando oltre 70 milioni di euro, versati in tre diversi aumenti di capitale: i primi due fino al giugno scorso da 36 milioni totali e l’ultimo ad ottobre per 35 milioni, liquidità necessarie per i conti del club.
Meno plusvalenze, ricavi quasi dimezzati ed ecco che il -28 è spiegato, anche perché di base si partiva dal -16 al 30 giugno 2014. La situazione in cui si è ritrovato il numero uno del club emiliano – che ha acquistato il Bologna il 15 ottobre 2014 – non era già delle migliori, quindi. E non è per nulla migliorata durante la stagione passata nella serie cadetta. Le plusvalenze sono crollate da 18 milioni a soli 3, i ricavi (dovuti in maggior parte ai contratti per i diritti televisivi) sono passati da 45 a 26 milioni, cifra inferiore a quella per il costo del personale (calato, ma non abbastanza, da 39 a 29 milioni). Risultato finale: -28,3 milioni, anche grazie al calo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (da 24 a 17 milioni complessivi).