Era tutto pronto per l’uscita in Francia del libro “Revenge Porn: calcio, sesso e soldi. Testimonianza della ex di Samuel Eto’o” ma il calciatore ex Inter ha deciso di bloccare la distribuzione del testo e portare tutto in tribunale per “violazione del diritto alla riservatezza”. Lo riporta la Gazzetta dello Sport. Un episodio di censura molto particolare in Francia e l’editore Editions Du Moment ha fatto subito ricorso.
La vicenda inizia circa un anno e mezzo fa ed è caratterizzata dalle accuse reciproche tra Eto’o e l’ex amante Nathalie Koah: prima la denuncia della donna per una sua foto hot diffusa dal calciatore sui social network poi quella dell’ex Samp in Camerun per truffa e furto. La Koah deciso di raccontare i sette anni di relazione amorosa con l’attaccante in un libro davvero esplosivo per descrivere il lato negativo del carattere del giocatore dell’Antalyaspor descritto come un “libertino, senza limiti, amorale e senza scrupoli”.

L’ex di Eto’o ha voluto poi raccontare la propria verità in un’intervista al giornale “Jeune Afrique”, Koah esordisce raccontando il suo obiettivo: “Raccontare la mia verità. Sono state scritte molte menzogne dall’inizio di questo scandalo. Ho voluto ristabilire la verità dei fatti”.
In merito alla possibilità di arrivare ad un accordo per ricomporre la questione, Koah nega: “No. Non è una questione attuale. Mi attengo alle procedure giudiziarie in corso”. Eto’o si sente invulnerabile di fronte alla giustizia camerunense? “Si sentiva invulnerabile, ma, oggi, è diverso. Penso che tema un po’ la giustizia. Non sapeva che io potessi difendermi e che avessi registrato le nostre conversazioni”.
La pubblicazione potrebbe essere interpretata come un attacco a Eto’o, ma la sua ex afferma: “Qualunque cosa sia, il male è fatto. Le foto sono lì da vedere e io devo ricostruire la mia reputazione e la mia vita. E’ ciò che m’interessa. Il libro non ha nulla a che vedere con e cause in corso. Noni aspetto più nulla da Samuel. Le uniche relazioni che avrò con lui saranno in tribunale”.
Se uscisse il libro in Camerun, potrebbero esserci delle reazioni: “Dal momento in cui io rivelo i dettagli delle mia relazione, compresi quelli sessuali, sono certa che susciterò reazioni. In Camerun la donna non parla di sesso, non alza la voce, non tiene testa a un uomo. Io so che sarò giudicata. Quando le mie foto sono uscite su Internet, la gente ha criticato me, non Eto’o. Nessuno è insorto per protestare contro quelle foto messe in piazza”.
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