Milan, da esuberi a uomini chiave: Niang e Suso pronti a restare?

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Le carriere calcistiche che hanno portato Niang e Suso a vestire la maglia del Milan sono senz’altro diverse. Il primo è arrivato nella società rossonera dai francesi del Caen, quando non aveva compiuto ancora diciotto anni. Il secondo è giunto a Milano dopo essere cresciuto nelle file del Liverpool, compresa la parentesi di un anno in prestito agli spagnoli dell’Almeria.

Ma nel destino dei due calciatori è stato decisivo un allenatore che ha nella valorizzazione dei giovani talenti uno dei suoi pezzi forti: Giampiero Gasperini. L’allenatore ex Genoa ha avuto il merito di risollevare le loro sorti nel periodo più difficile. Niang, dopo il prestito al Montpellier nel gennaio 2014, era rientrato al Milan con l’obiettivo di trovare maggiore spazio. Ma nella stagione con Filippo Inzaghi in panchina il feeling non è mai scattato: ecco allora che Gasperini decide di portarlo a Genova per inserirlo nel suo 4-3-3 offensivo: impiegato sia da punta centrale sia come esterno d’attacco, il francese vive sei mesi da protagonista con gol e assist. La storia si ripete anche con Suso esattamente un anno dopo. Mihajlovic gli concede pochi minuti e così, nel gennaio scorso, il Genoa decide di prenderlo in

LaPresse
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prestito per sei mesi. Mai scelta è stata così tanto azzeccata: lo spagnolo colleziona giocate di alta scuola e gol d’autore, sei in quindici partite giocate, compresa la doppietta nel derby dell’8 maggio contro la Sampdoria che lo ha fatto entrare di diritto nel cuore dei tifosi genoani.

I due gioiellini di casa Milan hanno iniziato la preparazione per la nuova stagione con la solita etichetta di giocatori in bilico tra la permanenza e la cessione in prestito. Ma agli ordini del nuovo tecnico Vincenzo Montella sembrano scalare posizioni giorno dopo giorno. Il modulo utilizzato dall’allenatore napoletano ricorda molto quello del loro mentore ai tempi del Genoa. Non a caso, nella prima vera amichevole disputata dai rossoneri contro il Bordeaux, si è partiti con un 4-3-3 che ha visto Suso come uno dei due esterni d’attacco e Niang punta centrale. Tanto impegno e buone giocate per entrambi, in particolare l’ex Liverpool che ha siglato la doppietta decisiva nel due a uno finale. Una situazione societaria non ancora chiara e un mercato che, a parte il colpo Lapadula, non ha riservato molto altro stanno inducendo il nuovo tecnico a valutare bene tutta la rosa attuale. Soprattutto l’attacco potrebbe subire la partenza di Bacca da un momento all’altro: ecco perchè Montella sta pensando seriamente alla permanenza di Niang e Suso vista la povertà di altre valide alternative nel reparto avanzato. Dopo anni di apprendistato questo potrebbe essere l’anno della loro definitiva consacrazione nel Milan. Staremo a vedere.

 

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