Conferenza Spalletti, il tecnico ‘bacchetta’ la sua Roma poi ‘punge’ Pjanic!

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Conferenza Spalletti – Il tecnico della Roma ha parlato alla vigilia della sfida con la Sampdoria tirando le orecchie ai suoi

Conferenza Spalletti – Terminata la sosta per le Nazionali, la Serie A è pronta a ripartire. La Roma dopo il pareggio di Cagliari riprenderà il cammino con la Sampdoria. Il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti, è intervenuto in conferenza stampa facendo prima un punto sull’infermeria: “Rudiger, Rui e Nura out, Vermaelen va testato. De Rossi e Perotti sono disponibili”.

Gli impegni durante la sosta hanno stancato molti giocatori: “Qualcuno è tornato stanco, dopo queste trasferte serve riordinare un po’ le idee. Sarà importante oggi fare il punto sui rispettivi impieghi, la squadra è dispiaciuta per l’ultimo risultato ma sanno che occorre resistere ai momenti no per arrivare ai risultati. La testa deve guardare in quella direzione e non ho dubbi sui miei calciatori”.

Spalletti rimprovera poi la sua Roma: “Abbiamo perso un po’ di compattezza, se sei corto puoi ragionare diversamente. Florenzi terzino? Sì, può farlo benissimo perchè è bravo e sa fare tutto, ma è chiaro che quando fai certe scelte devi comandare il gioco. Le misure tra i reparti sono fondamentali”.

Capitolo Olimpico: “E’ una questione che riguarda la società, certo è che uno stadio vuoto è dannoso per la squadra. Ti rafforza i meno e ti toglie i più”.

Il tecnico giallorosso ‘punge’ poi Pjanic: “Evidentemente in Nazionale e alla Juve fanno più carichi di lavoro – ironizza il tecnico – Vedete dalla mattina alla sera ciò che facciamo, non so ciò che fa Allegri e lo copierei volentieri visto che vince tanto. Però noi abbiamo il nostro metodo”.

Infine Spalletti spiega cosa serve in questo mini ciclo di fuoco di un mese: “Ora diventa fondamentale essere una squadra più corta, in grado di sviluppare le azioni e le scelte saranno fatte in questa direzione. Occorre continuità in ciò che vogliamo proporre, l’anno scorso ci siamo riusciti ed era visibile. Quando ti allunghi è più dura. Stiamo rifacendo ciò che accadeva quando sono arrivato…”.

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