Bisogna avere equilibrio nel giudicare ogni situazione, ogni momento, senza fare drammi. Giusta premessa, per andare ad analizzare la situazione della Juventus. Parliamo di una squadra prima in classifica, sia in Serie A che nel girone di Champions League: dati non casuali ma frutto di una squadra dal valore indiscusso. Ecco perché, pur prendendo atto della non eccelsa qualità di gioco esibita dai bianconeri, non bisogna darsi alla tragedia greca. E’ chiaro che la Juve giochi maluccio. Dopo le primissime uscite, che avevano entusiasmato, più per il carattere che per altro, i ragazzi di Allegri hanno presto perso smalto e lucidità. I risultati non ne hanno risentito particolarmente: solo vittorie, eccezion fatta che per le sconfitte di San Siro, contro Inter e Milan, ed il pareggio con il Lione in Europa. Insomma, circostanze molto fastidiose ma nulla da far pensare a chissà quale pericolo, grave, di arrendevolezza.
Però, qualche problema la Juve lo ha e riguarda, soprattutto, il reparto nevralgico: il centrocampo bianconero ha poca qualità, al momento. Inutile fare paragoni con la linea mediana che, nel giugno del 2015, portò la Vecchia Signora a disputare la finale di Champions League: Marchisio, Vidal, Pirlo, Pogba. Tanta, troppa roba. Di loro, oggi, è rimasto solo Marchisio ed è della sua assenza che la Juventus sta risentendo particolarmente. Il principino, comunque, dovrebbe tornare a pieno regime nelle prossime settimane. Ma c’è dell’altro. C’è un giocatore che, in questa prima frazione di stagione, non sta rendendo a dovere. Parliamo di Miralem Pjanic, arrivato a furor di popolo dalla Roma, in cambio di 35 milioni di euro. Il bosniaco, nella Capitale ha spesso esibito il proprio talento, evidenziando, però, una discontinuità tale da non permettergli di fare quel salto di qualità che ci si attendeva.
Una discontinuità che, si pensava, avrebbe potuto eliminare proprio a Torino grazie ad un ambiente decisamente più tranquillo di Roma. Così, però, ad oggi non è stato. Pjanic ha alternato prestazioni importanti ad altre in cui è presto sparito dai radar di gioco, non convincendo né per la gestione della palla e neppure per il carattere. Sia chiaro, non riteniamo Pjanic il responsabile di questa impasse del gioco bianconero. Semplicemente, consideriamo questo ragazzo dotato di enorme talento, da quelli più bravi si esige sempre il massimo, si pensa sempre che tirino fuori dal cilindro la giocata giusta per mettere le cose a posto. Avrà tempo e modo per rifarsi ma, in questo momento, Pjanic è andato al di sotto di ogni aspettativa. Per trovare la giusta brillantezza, la Juventus non può fare a meno di lui. Sveglia, Miralem!
