Pjanic spiega l’addio alla Roma rifilando una bordata ai giallorossi! E sulla Lazio…

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Miralem Pjanic ha spiegato il motivo per cui ha scelto di lasciare la Roma: “tante promesse ma in cinque anni non abbiamo vinto niente”

Tra i grandi acquisti messi a segno dalla Juventus in estate figura anche Miralem Pjanic che ha lasciato la Roma per i bianconeri. Il bosniaco ai microfoni di ‘Repubblica’ ha spiegato il motivo per cui ha deciso di lasciare i giallorossi: “Era il momento di andare. Ho sempre creduto alle promesse del club, rinnovando il contratto. Continuavano a ripetermi che avrebbero costruito una squadra da Scudetto, ma purtroppo in cinque anni non abbiamo vinto niente. Ne ho 26, la carriera non dura in eterno, non potevo più aspettare”.

Pjanic poi rivela: “La Juve mi voleva da anni. Ne ho parlato anche con Spalletti, con De Rossi. E con Totti. Mi ha detto che gli dispiaceva però mi ha capito. Amerò sempre Roma e la Roma ma era giusto andarsene. Solo una maglia non potrei mai mettere, quella della Lazio, perché ho giocato nella squadra buona di Roma. La Juve vale l’Inter, il Milan, il Napoli”.

Il bosniaco parla poi della sua carriera: “E’ stata un progresso continuo. Ogni cambio è stato un salto di qualità, anche se la mia bacheca è ancora vuota. A Lione avevano vinto sette campionati di fila, ma con me solo secondi posti. Se succedesse anche alla Juve direbbero che porto male…”.

Con la Juventus è pronto a vincere: “Da fuori sembrava molto tosta, sapevi che era quasi impossibile che perdesse. Qui ho capito perché, costi quel che costi si vuole vincere. È vero che in Europa il livello è più alto, ma a quel livello la Juve c’è. Ha storia, esperienza, giocatori. Io credo in questa squadra e questa squadra crede in quello che può raggiungere”.

Infine Pjanic racconta i suoi primi mesi alla Juventus:  “L’unica partita che ho sbagliato è stata quella di Palermo. Contro l’Inter non penso di aver fatto così male. Comunque sono contento di me, le cose verranno con il tempo. Non mi faccio troppi problemi. E voglio imparare, magari anche a giocare davanti alla difesa come dice Allegri. I miei obiettivi sono vincere e diventare un calciatore migliore”.

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