Lapadula torna sul rigore di Milan-Crotone: “Battibecco con Niang? Ecco cosa dico”

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Lapadula è tornato a parlare del rigore concesso al Milan nella sfida con il Crotone chiedendo scusa a Niang per avergli messo pressione

Grazie ad un suo goal nei minuti finali il Milan ha ottenuto tre punti fondamentali contro il Crotone a dimostrazione che Gianluca Lapadula sta vivendo un momento straordinario. Prima della sua rete scaccia ‘fantasmi’, però, l’attaccante ex Pescara ha avuto un battibecco con Niang quando l’arbitro ha concesso un calcio di rigore ai rossoneri, sbagliato poi dal francese.

Ospite a ‘Tiki Taka’, Lapadula è tornato sull’episodio e ha voluto chiedere scusa a Niang: Ho sbagliato, chiedo scusa a Niang perché lui è il rigorista e poi è stato anche fischiato. Gli ho messo più pressione del dovuto e non era mia intenzione”.

“L’anno scorso con gli abruzzesi non ho calciato neanche un rigore e non ho mai voluto farlo – aggiunge Lapadula – Ma avevo molta voglia di fare goal a San Siro”.

Sul rapporto con gli altri attaccanti: “Il rapporto con Bacca è buono, così come con gli altri attaccanti. C’è tanta competitività ma c’è il massimo rispetto e si scherza e si ride”.

LaPresse/Spada
LaPresse/Spada

Momento d’oro per Lapadula che però non si dimentica dei primi mesi in rossonero: “E’ un momento molto positivo ma a me piace anche ricordare il periodo precedente a questo che è stato più importante. Ero infortunato, non giocavo e per tanti non ero da Milan. In quel momento ho capito che doveva iniziare il mio campionato e sta arrivando tutto questo”.

In A però l’italo-peruviano ci è arrivato con un po’ di ritardo: “Si vede che non ero ancora pronto, poi credo che la situazione del Parma non abbia agevolato nessun giocatore. Non mi hanno fatto mai esordire, ho fatto un ritiro invernale con Guidolin ma poi mi hanno sempre dato in via in prestito”.

In estate in molti hanno cercato Lapadula: “Mi volevano e mi hanno cercato in tanti, come il Napoli. La scelta del Milan l’ho fatta in poche ore, ho voluto fortemente i rossoneri e sono contento di questo”.

Infine parlando di Montella e Berlusconi, l’attaccante rossonero dichiara: “Non è facile allenare il Milan, quando è arrivato ha unito il gruppo e ha dato un’identità di gioco. Il presidente? Al derby è venuto nello spogliatoio, ci ha caricato e anche a fine partita ci ha sostenuto nonostante la delusione. Se ho imparato il cinese? Non so nulla”.

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