Nel suo consueto editoriale su ‘Libero’, Luciano Moggi ha detto la sua sulla prima sfida tra Napoli e Juventus, terminata sul punteggio di 1-1. L’ex direttore generale bianconero ha innanzitutto sottolineato la correttezza dei tifosi e dei giocatori in campo: «Nonostante gli sforzi di chi voleva avvelenare Napoli- Juve, la partita più chiacchierata di tutto il campionato è stata correttissima, quasi alla “volemose bene” da parte di tutti i 22 in campo, con grandi abbracci alla fine tra Mertens e Higuain”.
Moggi ha poi ‘ridimensionato’ il Napoli dando una chiave di lettura diversa della gara: “Non è stata certamente la Signora migliore: Mandzukic andato già malconcio in campo, Dybala in panchina per evitare altri guai muscolari, Barzagli fuori, Lemina titolare, Alex Sandro fuori per turnover. Una squadra veramente irriconoscibile, almeno questo è quanto dicono a Napoli, nessuno però si interroga sul perché il Napoli non sia allora riuscito a prevalere contro un avversario tanto debole. Non c’è nessuno che abbia voluto spiegare le vere cause che sono state sin troppo evidenti: giro palla troppo lento, ritmi napoletani troppo bassi per impensierire la difesa bianconera. Di sicuro domani il Napoli troverà una Juve diversa per la semifinale di ritorno di Coppa Italia”.