A tutto Montella: dai prossimi colpi sul mercato al modulo, poi un retroscena su Bonucci

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Il Milan è sicuramente il protagonista assoluto di questo mercato. La campagna acquisti dei rossoneri è stata formidabile e non è ancora finita. Il più felice di tutto questo è sicuramente Vincenzo Montella che, ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’, ha svelato altri possibili colpi: Il focus principale è sul centravanti e poi magari su una punta esterna e una mezzala. Ma la fretta di prima non c’è più. Il mio centravanti ideale? Deve combinare diverse cose: senso del gol, gol sporchi e saper giocare per la squadra.

Il mercato è stato concordato col club, con cui ho condiviso il progetto di un mix fra giovani di talento e gente di esperienza. Se ti vuoi avvicinare al Napoli, che gioca il calcio migliore d’Europa, devi fare un mercato aggressivo per forza. È presto per dire se il gap con Roma e Napoli è stato annullato, ma non dobbiamo nasconderci. E l’entusiasmo va alimentato e mantenuto”.

LaPresse/Spada
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Montella non ha mai avuto dubbi sul fatto di voler restare al Milan:  “Mai avuto dubbi, mai avuto nulla di diverso in mente che non fosse il Milan, anche perché dal club sentivo quotidianamente una stima sincera e netta. La mia è stata, ed è ancora, un’estate da sognatore. Ma il bello è che i miei sogni sono stati esauditi, e non è finita qui. Magari può fare scalpore il numero di giocatori acquistati e le cifre spese, resta il fatto che il club sta facendo qualcosa di straordinario. Questa è una squadra che rimarrà nel tempo, e non si svaluterà nel tempo. Anche se il mister sarà un incapace… Fassone ha detto che il Milan sarà fra i top 5 club mondiali nel 2022? Sia in termini affettivi che professionali mi piacerebbe molto essere io a condurre in porto tutto questo, arrivare a questo traguardo. Vorrebbe dire una grande crescita professionale, sarebbe il massimo”.

Il tecnico rossonero racconta poi un retroscena sulla trattativa per Bonucci e ammette che la difesa a 3 può essere una soluzione:  “Con il club c’è grande condivisione su tutti i giocatori, ovviamente con loro al 51% e io al 49%. Ecco, con Bonucci è l’unico caso in cui è stato il contrario. Ero convinto fosse raggiungibile, mi fidavo di chi me lo diceva, mentre i miei dirigenti avevano una percezione diversa. Mandavo a Mirabelli almeno dieci messaggi al giorno, con tre sole parole. Buongiorno, o buonasera, direttore: Bonucci. Con il direttore abbiamo un rapporto schietto e continuo, condividiamo anche gli stessi vizi (ride, ndr).

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Bonucci è un professionista altamente competitivo, con la mentalità e il suo modo di pensare è riuscito a ottimizzare al massimo il suo motore. Sarà un esempio per i giovani. Non so se senza di lui la Juve si sia indebolita, ma di certo noi ci siamo rinforzati. Non credo possa essere una figura ingombrante nello spogliatoio: solo chi lo vede ingombrante a priori lo può percepire come una minaccia. Difesa a 3? Mi intriga, mi piace come idea, ma devo dire che con questi giocatori possiamo davvero usare tanti sistemi. Ho l’imbarazzo della scelta”.

Infine Montella commenta il rinnovo di Donnarumma: “Se c’è il mio zampino anche nella vicenda Donnarumma? No, io non c’entro nulla. E’ stato Mirabelli a toccare le corde giuste. Io ho parlato con la famiglia perché loro sentivano l’esigenza di parlare con me. Ma non gli ho parlato da allenatore, ho solo raccontato la mia esperienza. Scelta giusta quella di Gigio? Più che per il progetto del club, l’ha fatta per se stesso. Lui è fantastico perché ha la capacità di unire tutte le fasce di età. Quando ha rinnovato, mia nipote Martina, che ha 7 anni, si è messa a piangere e sono certo che lo abbia fatto anche qualche nonna di 70. E’ entrato nel cuore di tutti, anche dei non milanisti, e sono certo che continuerà a essere amato dai tifosi. Raiola? Un botta e risposta nato e finito lì. Io non ho problemi con lui e lui non credo ne abbia con me”.

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