La Juventus affronterà il Tottenham negli ottavi di finale di Champions League, andata all’Allianz Stadium e ritorno a Wembley. In vista del doppio confronto con i bianconeri, il tecnico degli ‘Spurs’, Mauricio Pochettino, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’: “Cosa ho pensato al sorteggio? Finalmente vedo la terra delle mie origini. Sono venuto in Italia diverse volte, ma non sono mai stato in Piemonte. I tempi ristretti non mi permetteranno di visitare i luoghi da quali partì il mio bisnonno, ma respirerò l’aria di Torino. Sul sorteggio non coltivavo illusioni particolari: quando ti ritrovi negli ottavi, incontrare avversari difficili rientra nella logica delle cose. La Juventus rappresenta il top: due finali nelle ultime tre edizioni. Ritorno a Wembley un vantaggio? Non credo. A livello internazionale casa o trasferta cambia poco. Le sfide durano davvero 180 minuti e quella con la Juve sarà una vera battaglia”.
Su Allegri: “Ci siamo stretti la mano solo in occasione dell’amichevole di agosto. Mi sembra che possediamo una caratteristica in comune: la flessibilità. Non ci leghiamo ad un unico modulo”.
Su Dybala e Higuain: “Per quello che visto finora, è un attaccante dalle enormi potenzialità, ma condivido il senso delle frasi di Allegri. Lavoro con i giovani e so che bisogna fare attenzione. I titoli sui giornali, la notorietà improvvisa e i paragoni importanti possono generare confusione. Higuain? Higuain, Aguero e il nostro Kane sono tra i migliori in assoluto nel ruolo”.
Infine spende parole di elogio proprio per Kane: “La dote più importante di Harry è la sua voglia di migliorarsi. Anche il suo legame con il Tottenham è importante: mi ricorda Totti con la Roma”.