Inter-Juve, la moviola – Vecino era solo giallo, Orsato grazia Pjanic, Cuadrado e Alex Sandro: la Juve doveva chiudere in 8

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L’Inter ha un espulso di troppo, la Juve ne ha tre in meno: le clamorose scelte di Orsato hanno condizionato il Derby d’Italia segnando un intero campionato.

Al 15° minuto viene espulso Vecino: una scelta esagerata. Il centrocampista dell’Inter commette fallo in ritardo su Mandzukic ma senza la violenza o l’intenzionalità tali da giustificare l’espulsione. Era solo giallo. Orsato inizialmente vede bene ed estrae il giallo, ma dopo un minuto con Mandzukic ancora a terra si fa condizionare e va a guardare il VAR: nell’incredulità generale, non solo del pubblico ma di tutti i commentatori televisivi che hanno la possibilità di vedere le immagini insieme a milioni di tifosi in tutto il mondo, espelle Vecino in modo assolutamente esagerato.

Inter Juventus Allegri
Tano Pecoraro/LaPresse
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La Juventus ha rimontato nel finale (all’85° il punteggio era di 2-1 per l’Inter, la partita finirà 2-3) proprio grazie agli aiuti di Orsato. I bianconeri, infatti, avrebbero dovuto chiudere la gara in 8 per le nettissime espulsioni di Pjanic, Cuadrado e Alex Sandro graziati dall’arbitro. Pjanic, in realtà, andava espulso già nel primo tempo: al 25°, quattro minuto dopo essere stato giustamente ammonito, ha commesso un brutto fallo a centrocampo che l’arbitro non ha neanche fischiato. E poi al 58° ha travolto Rafinha con una ginocchiata e una gomitata clamorose e simultanee: un fallo da rosso diretto, che per Orsato però non è valso neanche il secondo giallo. Così la Juve è rimasta incredibilmente 11.

Nel primo tempo due clamorose ostruzioni sulle fasce, prima di Alex Sandro a sinistra, poi di Cuadrado a destra, dovevano essere sanzionate con il cartellino giallo. In entrambi i casi Orsato non ha neanche fischiato il fallo. Cuadrado era già ammonito e doveva essere espulso nel primo tempo, Alex Sandro è stato ammonito al 77° e sarebbe stato quindi espulso nel finale. La Juve avrebbe dovuto chiudere in 8 una partita in cui ha invece giocato in superiorità numerica per 86 minuti, contro un’Inter costretta all’uomo in meno per un’espulsione esagerata ad inizio gara.