Lippi: “Quando la Juve fa la Juve non ce n’è per nessuno. Quei ricordi con l’Ajax…”

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Il sorteggio di Champions League ha deciso: Juve-Ajax è uno dei quarti di finale. Lo abbiamo detto ieri, è una sfida di grande fascino, storia e tradizione. E i dolci ricordi contro gli olandesi, in casa bianconera, vengono legati molto ad una persona in particolare: Marcello Lippi. Con lui in panchina, la vittoria in finale di Champions nel ’96 contro la squadra di Amsterdam, e di nuovo il successo nella semifinale dell’anno dopo.

E’ anche a questo periodo fa un cenno Lippi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Specie nel ’97 – si legge – si passò da esaltazione a denigrazione, un po’ come ora. Era sabato, dopo l’1-6 a Milano e la vittoria all’andata contro gli olandesi, quattro giorni dopoo perdemmo 3-0 contro l’Udinese di Zaccheroni, che era rimasto anche in dieci. E giù con le critiche. Negli spogliatoi dissi ai ragazzi di stare sereni e prendersi due giorni di riposo, Moggi rimase sorpreso. Un allenamento in più – spiega – non sarebbe servito a nulla. Infatti la settimana dopo arrivò la vittoria contro il Bologna e il 4-1 nel ritorno con l’Ajax. Eravamo tornati bravi“.

Bravo è stato Lippi, in quegli anni, e bravo è stato Allegri adesso. Settimana scorsa, il tecnico di Viareggio lo aveva detto: “Chi critica Allegri è da manicomio”. Aveva ragione. E lo conferma: “E’ stato saggio, spregiudicato e sopraffino, si è fidato dei giovani. La partita di Madrid? Può  capitare una serata storta, ma al ritorno la Juve ha fatto la Juve e non ce n’è stata per nessuno. Questo Ajax ha battuto il Real? Più per colpa del Real“, chiosa Lippi.