Atalanta-Sassuolo, Squinzi: “sarà difficile fare un favore al Milan”

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Si avvicina l’ultima giornata del campionato di Serie A, attenzioni rivolte anche al match Atalanta e Sassuolo con la squadra di Gasperini che ha bisogno dei tre punti per staccare il pass Champions League. I nerazzurri affronteranno il Sassuolo, partita con motivazioni diverse e che quindi sarà difficilissima per i neroverdi come conferma anche il presidente Squinzi in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Sarà difficile, molto difficile. L’Atalanta è forte, ha il morale alto. Mi piace: è una bella squadra, ha un bravo allenatore, è guidata da dirigenti di grande livello».

Che sviolinata ai Percassi…

«Se lo meritano, sono la dimostrazione di quanto anche nel calcio sia importante l’occhio dell’imprenditore, di chi dirige l’impresa. Lo sa quali sono le squadre che amo di più?».

Quali?

«Nell’ordine: Sassuolo, Milan, Atalanta».

Chi teme per domenica sera?

«Tutti, ma in particolare Zapata. Ogni volta che lo vedo m’innervosisco».

Perché?

«Perché era un nostro giocatore grazie a un’intuizione del d.s. Bonato, aveva già firmato il contratto (estate 2013, ndr), poi è intervenuto De Laurentiis e lui ha cambiato idea andando al Napoli. Avevamo anche pensato a qualche azione a tutela dei nostri interessi, poi abbiamo rinunciato: non siamo una società rancorosa. Zapata è un vero fenomeno, ha solo impiegato un po’ di tempo a mostrare quanto è forte».

Quindi Gattuso può mettersi il cuore in pace…

«Il Sassuolo farà di tutto per vincere, come ovvio. Ma ripeto, sarà una partita molto complicata».

Squinzi tifoso rossonero è deluso?

«Gattuso è stato ammirevole, con i giocatori che aveva ha fatto grandi cose: ci ha messo grinta e anima. A tratti il Milan ha giocato anche bene, ma la squadra va rinforzata per tornare veramente competitiva».

Soddisfatto del decimo posto del Sassuolo?

«No, assolutamente: abbiamo buttato via troppi punti, io ne ho contati almeno 15. E con 15 punti in più, in alto ci saremmo anche noi».

Esagerato.

«No, basta vedere quante volte non abbiamo saputo mantenere il vantaggio, mi ha scocciato soprattutto la sconfitta in casa del Torino».

Cosa manca?

«Un attaccante di spessore, come Zaza e Defrel, che giocavano con noi, mentre aspetto di vedere finalmente in campo Scamacca. E in difesa manca uno come Acerbi, la buona stagione che ha fatto la Lazio è soprattutto merito suo. Lo considero il miglior difensore centrale italiano, ma non tutti se ne rendono conto».

Babacar?

«Non mi convince del tutto».

Che centravanti vorrebbe per il Sassuolo?

«Van Basten…».

Berardi?

«Ha fatto un buon campionato, è tornato a segnare e gioca anche per la squadra».

De Zerbi le piace?

«Sì, ma dovrebbe curare di più la fase difensiva».

Sorpreso dall’esonero del suo amico Allegri?

«Abbastanza, anche se la decisione era nell’aria. Mi ha chiamato per farmi gli auguri di compleanno proprio sabato, il giorno dell’addio. E’ un signor allenatore, una persona seria. Non so cosa ci sia dietro, il problema è che attorno a Ronaldo manca qualche giocatore di alto livello. Vedremo cosa succederà, c’è aria di rivoluzione totale alla Juve: via Marotta, poi Allegri. Via anche il medico (Claudio Rigo, ndr), che qualche anno fa aveva lavorato per noi…».

Il calcio italiano sta superando la crisi?

«Insomma: vedo quanto corrono gli inglesi e capisco perché stanno dominando in Europa».

L’Italia sta superando la crisi?

«Con una certa fatica, devo dire che ho poca fiducia in questo Paese».

E la Mapei?

«Sembra incredibile, ma le cose vanno bene, siamo in espansione, abbiamo 81 stabilimenti in tutto il mondo e speriamo di chiudere l’anno con 2,8 miliardi di fatturato, o magari di più».

Se l’Atalanta gioca le partite di Champions nel Mapei stadium, ci guadagnate anche voi?

«No, perché non chiediamo l’affitto ma soltanto il rimborso delle spese: luce, servizi, steward. Che in caso di partecipazione alla Champions saranno sicuramente più alte.

Le piace questo governo?

«No comment».

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